Spuntino notturno? Ricercatori suggeriscono di farlo con la ricotta, migliora la salute senza aumentare di peso

Lo studio ha indicato che lo spuntino con 30 grammi di cibo ad alta percentuale proteica consumato trenta minuti prima di andare a dormire migliorare la salute generale di una persona, così come il metabolismo e la qualità del tessuto muscolare.
I ricercatori della Florida State University sul recupero muscolare e sul tasso metabolico, hanno voluto indagare gli effetti del consumo di quelle che sono note come proteine alimentari integrali, in altre parole prodotti come la ricotta piuttosto che i frullati proteici.
Lo studio è stato condotto su dieci donne che svolgono attività fisica, età media di ventitré anni. E’ stato detto loro per lo spuntino notturno di consumare 30 grammi di ricotta due ore dopo la cena, nel periodo di 30-60 minuti prima di andare a dormire. La ricotta conteneva 30 g di proteine, 10 g di carboidrati e 0 g di grassi.
Michael Ormsbee, professore associato di scienze della nutrizione, dell’alimentazione e dell’esercizio fisico presso la Florida State University, co-autore dello studio pubblicato sul British Journal of Nutrition, ha commentato:
«Fino ad ora, abbiamo presunto che gli alimenti integrali avrebbero agito in modo simile ai dati sulle proteine supplementari, ma non avevamo prove concrete. Lo studio è importante perché aggiunge al patrimonio scientifico l’indicazione che gli alimenti integrali funzionano come l’integrazione proteica: prima di andare a dormire dà alle persone più scelte per la nutrizione».
Samantha Leyh della Florida State University, coautore dello studio, ora è una dietista dell’Air Force, ha detto:
«Mentre gli integratori proteici hanno assolutamente il loro ruolo, è importante iniziare a mettere in comune i dati per gli alimenti e comprendere il contributo che può svolgere in queste situazioni.
Analogamente agli effetti additivi e sinergici delle vitamine e dei minerali quando consumati sotto forma di alimenti integrali, come frutta o verdura, le fonti di alimenti integrali possono seguire l’esempio. Mentre non possiamo generalizzare per tutti gli alimenti integrali perché abbiamo utilizzato solo la ricotta, speriamo che questa ricerca apra la porta a studi futuri che facciano proprio questo».
Il team in futuro al fine di individuare ciò che è meglio mangiare per la cena, prevede di studiare i pro e i contro il consumo di altri alimenti prima di andare a dormire. Aisling Pigott, dietista qualificata, portavoce della British Dietetic Association, ha detto:
«Questi studi di solito usano integratori proteici, la ricerca ha utilizzato cibo vero. Evidenzia che lo spuntino notturno ricco di caseina prima di dormire supporta lo sviluppo muscolare. Ciò rende evidente i benefici del cibo reale nell’ambito della nutrizione sportiva.
E’ da sottolineare che le ragazze partecipanti allo studio non erano sedentarie ma attive, i risultati non possono quindi tradursi direttamente in individui inattivi. Più in generale, commentando se l’orario in cui una persona mangia influisce sulla sua salute generale e sulla gestione del peso, nel complesso, direi non proprio. Ciò non vuol dire che si dovrebbe morire di fame tutto il giorno e mangiare tutte le calorie di notte».
La maggior parte dei test per sostenere la gestione del peso, indica i benefici di una dieta stabile e regolare e di un buon rapporto con il cibo.
La ricerca condotta dal team della Florida State University è la più recente per studiare i potenziali benefici del consumo di prodotti lattiero-caseari. Lo studio separato pubblicato su The Lancet ha indicato che mangiare tre porzioni di latticini il giorno potrebbe ridurre il rischio di malattie cardiache.
L’analisi delle diete di 130.000 persone in 24 paesi ha suggerito che una porzione (244 grammi) di latte intero o yogurt, una fetta da 15 grammi di formaggio o un cucchiaino di burro potrebbe migliorare la salute di una persona.
Mahshid Dehghan, autore principale dello studio, ricercatore nel programma di epidemiologia nutrizione presso il Population Health Research Institute della McMaster University, in conclusione ha detto:
«I risultati sono particolarmente rilevanti, mostrano che il consumo di latticini non deve essere scoraggiato, in effetti, dovrebbe essere incoraggiato nei paesi a basso e medio reddito, dove l’assunzione di latticini è bassa».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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