I ricercatori hanno sviluppato un modello unico di topo per studiare la SLA

Un gruppo di ricercatori dell’University of Florida Health ha sviluppato un modello di topo che faciliterà lo studio di una malattia del cervello neurodegenerativa che causa la sclerosi laterale amiotrofica, spesso definita come SLA o morbo di Lou Gehrig. Il gruppo include il Dott. Laura PW Ranum, direttore del Centro per l’UF Neurogenetics e professore dell’UF College of Medicine Dipartimento di genetica molecolare e microbiologia; il Dott. Yuanjing Liu; e lo studente laureato Amrutha Pattamatta.

I ricercatori dell’University of Florida Health hanno sviluppato un modello unico di topo che permetterà ai ricercatori di tutto il mondo di studiare meglio le origini genetiche e potenziali trattamenti per una malattia del cervello neurodegenerativa che causa la sclerosi laterale amiotrofica, spesso definita come SLA o morbo di Lou Gehrig, e demenza frontotemporale.
Laura PW Ranum direttrice del Centro ha detto:
«Il nuovo modello di topo è significativo perché replica da vicino i sintomi e i modelli di espressione genica che si trovano in persone che hanno la più comune causa genetica di SLA e demenza frontotemporale. I risultati sono stati pubblicati il 21 aprile 2016 sulla rivista Neuron.
Avere un modello di topo che replica come queste due condizioni che influenzano le cellule nervose, i percorsi nel cervello e nel midollo spinale sono fondamentali per capire cosa scatena la malattia nelle persone e per lo sviluppo di trattamenti».
The ALS Association riporta che il team ha trascorso quasi quattro anni per sviluppare il modello di topo, che ha una mutazione di espansione nel gene C9orf72, questa mutazione è la più comune causa genetica di SLA e rappresenta fino al 40 per cento di tutti i casi familiari di malattia.
La SLA uccide le cellule nervose che si estendono dal cervello al midollo spinale e dal midollo spinale ai muscoli, provocando atrofia muscolare, paralisi e morte. Si stima che in un dato momento circa 30.000 persone negli Stati Uniti soffrono della malattia e l’aspettativa di vita è di solito da due a cinque anni. La mutazione è anche una causa comune di demenza ereditaria.
Mentre altri scienziati hanno sviluppato modelli di topo concentrandosi su diversi geni ALS-correlati, i ricercatori dell’University of Florida Health sono i primi a allevare quello specifico sul gene C9orf72, imita da vicino a entrambe le caratteristiche della SLA e demenza frontotemporale, tra cui la paralisi e la demenza. Il nuovo modello di topo permetterà ai ricercatori di capire come la stessa mutazione genetica in alcuni pazienti causa la paralisi e in altri problemi cognitivi e comportamentali, e come alcune persone non sono colpite dalla malattia.
La SLA e la demenza frontotemporale appartengono a uno spettro di malattia geneticamente complessa che non è facilmente studiato sugli esseri umani, per questo i modelli murini (un topo di laboratorio il cui studio consente di chiarire i meccanismi patogenetici alla base di malattie umane poiché le sviluppa esso stesso, talvolta con un elevato grado di somiglianza con la patologia umana. La maggior parte dei modelli murini è prodotta artificialmente in laboratorio mediante manipolazione genetica), consentiranno ai ricercatori di studiare esattamente come la mutazione del gene causa la malattia. Il gene C9orf72 produce almeno otto diversi prodotti mutanti, il modello di topo aiuterà i ricercatori a capire quali sono i più importanti a causare la malattia e consentirà loro di imparare di più su ciò che avviene in una particolare regione del cervello dove esistono cellule sane accanto a quelle che sono morte.
Il Dott. Yuanjing Liu ha detto:
«Sono entusiasta perché uno dei due RNA mutanti prodotti dalla mutazione si accumula nei neuroni che sono vulnerabili alla malattia e muoiono, questo ci dà un indizio importante per i futuri studi volti a sviluppare terapie per le persone».
Laura PW Ranum, in conclusione ha aggiunto:
«Siamo incuriositi dal 20 per cento di topi che hanno il gene mutato, ma non sviluppano la SLA o la demenza frontotemporale. Analogamente, un sottoinsieme di persone che portano la mutazione C9orf72 non sviluppa la malattia, questo suggerisce che ci sia qualche elemento di protezione che, se compreso, potrebbe essere sfruttato per prevenire l’insorgenza della malattia.
Il mio team sta già utilizzando il nuovo modello di topo, sulla ricerca volta a invertire o prevenire la malattia include anche collaborazioni con l’industria privata».

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