A Lian Jiao città cinese, i fiumi sono neri, i cieli rossi, l’aria drammaticamente irrespirabile.
Nella città pattumiera che si trova nella provincia di Guangdong – una delle regioni più grandi della Cina, con una popolazione di più di 100 millioni di abitanti -, la tossicità ambientale è catastrofica. Greenpeace ha rilevato nel vasto territorio il 55 per cento di precipitazioni di pioggia acida.
In questo "inferno", arrivano dalle zone rurali migliaia di cinesi, nuclei famigliari con donne e bambini, mano d’opera a buon mercato per riciclare montagne di rifiuti provenienti dalla Gran Bretagna. Nel giro di qualche anno, giovani e meno giovani vengono colpiti da febbre, tosse, contaminazione della pelle e affezioni polmonari; molti sviluppano il cancro e muoiono.
Le industrie del Regno Unito – quelle della plastica in particolare -, preferiscono lavorare le materie prime, nessuna forma di riciclaggio; lavoro che lasciano volentieri alle fabbriche cinesi che riciclano la plastica per produrre bottiglie, contenitori per CD e materiali per la copertura dei tetti per i giardini. Giardini che a Lian Jiao, città cinese diventata tristemente nota come la "pattumiera inglese", sono solo montagne di rifiuti tossici.
Fonte: liberamente tradotta da Daily Mail
4 thoughts on “In Cina la pattumiera inglese”
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… vedi commento al post sotto…
Felice domenica*
allucinate …come si può vivere così?
Ti leggo spesso, ma ho un collegamento a tempo che mi lascia poco spazio.
Scarico poi leggo con calma.
Paolo
poveri cinesi…ne hanno parecchia di strada da percorrere …^^