La forma della coclea all’interno dell’orecchio indica il sesso

La coclea, una componente dell’orecchio interno facente parte dell’organo dell’udito (la sua forma ricorda il guscio di una chiocciola), sin dalla nascita a prescindere dal sesso, maschile o femminile, non ha la stessa forma. Ciò è dovuto alla torsione della spirale cocleare, differisce in base al sesso (vedi elaborazione grafica): a sinistra forme medie femminili, a destra quelle maschili. La torsione è stata codificata su una scala colorata, le differenze geometriche sono evidenti, anche se le due forme sono orientate allo stesso modo.
Scienziati del CNRS-Université de Toulouse (Paul Sabatier), in collaborazione con i colleghi del CNRS-Université Clermont Auvergne, hanno contribuito a sviluppare il primo metodo affidabile per la determinazione del sesso, anche tra bambini e casi in cui il DNA è mancante o troppo alterato.
Fino ad ora, nei ritrovamenti archeologici era impossibile determinare dallo scheletro il sesso di un bambino, mentre per gli adulti questo poteva essere fatto in modo affidabile studiando il bacino, che non è sempre preservato.
La coclea si trova nell’osso più duro del cranio (molto spesso può essere recuperata nei siti archeologici), la nuova tecnica stabilirà il sesso di fossili molto antichi, anche frammentari o immaturi.
La ricerca è stata descritta in un articolo pubblicato da Scientific Reports, in sintesi riporta:
«Le differenze sessuali nelle caratteristiche comportamentali e neurali possono essere causate da influenze culturali, ma anche da differenze sessuali nelle caratteristiche neurofisiologiche e sensomotorie. I sistemi di risposta al segnale poiché influenzano i processi decisionali, cooperativi e collaborativi, è importante nei meccanismi sensoriali esplorare le basi anatomiche o fisiologiche per qualsiasi differenza basata sul sesso.
Utilizziamo a tale scopo una scala uniforme e rappresentazioni non parametriche della coclea umana, l’organo principale dell’udito che fin dalla nascita imprime la sua morfologia adulta all’interno dellarocca petrosa (la parte più esterna e solida dell’osso temporale, in comunicazione con l’orecchio interno).
Osserviamo una torsione differenziata per sesso lungo la curva cocleare 3D in campioni di 94 adulti e 22 scheletri giovanili provenienti da contesti interculturali. Il dimorfismo sessuale cocleare misurato nel nostro studio consente dallo scheletro umano la valutazione del sesso con un’accuratezza media che va da 0,91 a 0,93 per tutto l’arco della vita.
Concludiamo che la coclea umana è tipizzata dal sesso fin dalla prima età post-natale. La nostra ricerca per la prima volta con il recupero della “rocca petrosa” nei siti archeologici consente la determinazione sessuale di reperti scheletrici in cui le biomolecole sono troppo degradate per lo studio.
La nostra forma cocleare di tipo sessuale osservata dalla nascita è probabilmente associata a complessi processi evolutivi nell’uomo moderno per ragioni non ancora completamente comprese”.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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