Effetti dannosi dello svapo e del fumo sui vasi sanguigni

La combinazione di sigarette elettroniche con sigarette normali può aumentare i rischi per la salute. L’uso a lungo termine di sigarette elettroniche o prodotti per lo svapo può compromettere significativamente la funzione dei vasi sanguigni del corpo, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre, l’uso di sigarette elettroniche e sigarette normali può causare un rischio ancora maggiore rispetto all’uso di uno di questi prodotti da solo.
È quanto emerge da due nuovi studi supportati dal National Heart, Lung, and Blood Institute (NHLBI), parte del National Institutes of Health (NIH).
I risultati pubblicati nella rivista Arteriosclerosis, Thrombosis, and Vascular Biology, si aggiungono alla crescente evidenza che l’uso a lungo termine delle sigarette elettroniche può danneggiare la salute di una persona. I ricercatori sanno da anni che il fumo di tabacco può causare danni ai vasi sanguigni, tuttavia, gli effetti delle sigarette elettroniche sulla salute cardiovascolare sono stati poco conosciuti. È per questi motivi che sono stati avviati due distinti nuovi studi, uno sugli esseri umani, l’altro sui ratti.
Matthew L. Springer professore di medicina presso la Divisione di Cardiologia dell’Università della California a San Francisco, autore principale di entrambi gli studi, ha dichiarato:
«Nel nostro studio sull’uomo, abbiamo riscontrato che i consumatori cronici di sigarette elettroniche presentano un’alterazione della funzionalità dei vasi sanguigni, che potrebbe esporli a un rischio maggiore di malattie cardiache. Indica che i consumatori cronici di sigarette elettroniche possono incorrere in un rischio di malattie vascolari simile a quello dei fumatori cronici».
Matthew L. Springer e i suoi colleghi nel primo studio hanno raccolto campioni di sangue da un gruppo di 120 volontari che comprendevano persone con un uso a lungo termine di sigarette elettroniche, fumatori di sigarette a lungo termine e persone che non ne facevano uso.
I ricercatori hanno definito l’uso a lungo termine di sigarette elettroniche come “più di cinque volte a settimana per più di tre mesi”; hanno definito l’uso a lungo termine di sigarette come “il fumo di più di cinque sigarette il giorno”. Hanno quindi esposto ciascuno dei campioni di sangue a cellule di vasi sanguigni umani (endoteliali) coltivate in laboratorio e hanno misurato il rilascio di ossido nitrico un marcatore chimico utilizzato per valutare il corretto funzionamento delle cellule endoteliali (controlla la circolazione del sangue e diverse altre funzioni a livello del cervello, dei polmoni, del fegato, dei reni, dello stomaco, dei muscoli e di altre strutture. La sua azione prevede anche la regolazione del rilascio di ormoni e neurotrasmettitori, come l’adrenalina). Hanno anche testato la permeabilità cellulare, ovvero la capacità delle molecole di passare attraverso uno strato di cellule fino all’altro lato. Un’eccessiva permeabilità rende i vasi poco solidi, il che ne compromette la funzionalità e aumenta il rischio di malattie cardiovascolari.
I ricercatori hanno scoperto che il sangue dei partecipanti che hanno fatto uso di sigarette elettroniche e di quelli che hanno fumato, ha causato una diminuzione significativamente maggiore della produzione di ossido nitrico da parte delle cellule dei vasi sanguigni rispetto al sangue dei non utilizzatori, in particolare, hanno riscontrato che il sangue di coloro che hanno fatto uso di sigarette elettroniche ha causato anche una maggiore permeabilità delle cellule dei vasi sanguigni rispetto al sangue di coloro che hanno fumato sigarette e di coloro che non hanno fumato.
I ricercatori hanno affermato che il sangue di coloro che hanno utilizzato le sigarette elettroniche ha anche causato un maggiore rilascio di perossido di idrogeno ( noto anche come acqua ossigenata) da parte delle cellule dei vasi sanguigni rispetto al sangue dei non consumatori. Ognuno di questi tre fattori può contribuire a compromettere la funzionalità dei vasi sanguigni nelle persone che fanno uso di sigarette elettroniche. Il perossido di idrogeno si trova nei sistemi biologici, compreso il corpo umano. Gli enzimi che utilizzano o decompongono il perossido di idrogeno sono classificati come perossidasi.
Matthew L. Springer e il suo team inoltre hanno scoperto che le sigarette elettroniche hanno effetti cardiovascolari dannosi in modi diversi da quelli causati dal fumo di tabacco, in particolare, hanno scoperto che il sangue delle persone che fumavano sigarette presentava livelli più elevati di alcuni biomarcatori circolanti di rischio cardiovascolare, mentre il sangue delle persone che usavano sigarette elettroniche presentava livelli elevati di altri biomarcatori circolanti di rischio cardiovascolare.
Matthew L. Springer ha affermato:
«Questi risultati suggeriscono che l’uso congiunto dei due prodotti, come fanno molte persone, potrebbe aumentare i rischi per la salute rispetto all’uso individuale. Non ci aspettavamo di vedere questo risultato».
I ricercatori nel secondo studio hanno cercato di capire se ci fossero componenti specifici del fumo di sigaretta o del vapore delle sigarette elettroniche responsabili dei danni ai vasi sanguigni. Negli studi condotti sui ratti, hanno esposto gli animali a varie sostanze presenti nel fumo di tabacco o nelle sigarette elettroniche. Tra queste vi erano la nicotina, il mentolo (un additivo delle sigarette), i gas acroleina e acetaldeide (due sostanze chimiche presenti sia nel fumo di tabacco sia nei vapori delle sigarette elettroniche) e nanoparticelle di carbonio inerti per rappresentare la natura particellare del fumo e del vapore delle sigarette elettroniche.
I ricercatori utilizzando speciali misurazioni del flusso arterioso, hanno dimostrato che il danno ai vasi sanguigni non sembra essere causato da un componente specifico del fumo di sigaretta o del vapore delle sigarette elettroniche. Sembra invece che sia causato dall’irritazione delle vie aeree che innesca segnali biologici nel nervo vago che in qualche modo portano al danno dei vasi sanguigni, forse attraverso un processo infiammatorio.
Il nervo vago è un lungo nervo che si estende dal cervello e collega le vie aeree al resto del sistema nervoso, svolgendo un ruolo chiave nella frequenza cardiaca, nella respirazione e in altre funzioni. I ricercatori hanno dimostrato che il distacco del nervo nei ratti previene i danni ai vasi sanguigni causati dal fumo di tabacco, dimostrando il suo ruolo chiave in questo processo.
Matthew L. Springer ha detto:
«Siamo rimasti sorpresi nel constatare che non c’è un singolo componente che si possa rimuovere per fermare l’effetto dannoso del fumo o dei vapori sui vasi sanguigni. Finché c’è un irritante nelle vie aeree, la funzione dei vasi sanguigni può essere compromessa».
La scoperta ha implicazioni per gli interventi di regolamentazione dei prodotti del tabacco e delle sigarette elettroniche, in quanto sottolinea come sia difficile individuare un solo ingrediente responsabile dei danni ai vasi sanguigni.
Matthew L. Springer ha aggiunto:
«Ciò che mi piace dire alle persone è di respirare aria pulita ed evitare di usare questi prodotti».
Lisa Postow responsabile del programma della Divisione di Malattie Polmonari del National Heart, Lung, and Blood Institute (NHLBI), ha detto:
«Concordo sul fatto che i risultati dello studio forniscano ulteriori prove che l’esposizione alle sigarette elettroniche potrebbe portare a effetti dannosi per la salute cardiovascolare. Sono necessari ulteriori dati per comprendere appieno gli effetti delle sigarette elettroniche sulla salute. Il National Institutes of Health (NIH) e altri enti stanno continuando a esplorare questo settore».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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