Alito cattivo? Ecco alcuni rimedi per controllare e prevenire l’imbarazzante problema

La maggior parte delle persone non è consapevole di avere il fiato cattivo. La buona notizia è che ci sono modi differenti per l’autodiagnosi.  Il dottor Harold Katz, batteriologo, fondatore della California Breath Clinic (la clinica del respiro), spiega:
“La prima cosa da fare è osservare la lingua. Di che colore è? Una lingua rosa, lucida, indica alito fresco; una lingua bianca e squamosa, in apparenza può indicare l’alito cattivo.
Annusare
il proprio alito soffiato tra le mani a conchiglia, non è il modo migliore per controllare l’alitosi, è meglio leccare il dorso della mano, lasciare asciugare per qualche secondo, poi annusare la superficie.
E’ importante ricordare che in genere, l’alito cattivo, non dipende da una trascurata igiene dentale, di solito non ha nulla a che fare con chi ha denti cariati o mancanti. Il problema è da imputare alla lingua.
Immaginate la lingua come un tappeto sporco, a contatto con più di seicento tipi di batteri presenti nella bocca. Molti batteri restano intrappolati sotto la superficie della lingua e causano l’alito cattivo“.

Come combattere l’alito cattivo
Il dottor Harold Katz, spiega le strategie per combattere i batteri puzzolenti che si trovano in bocca:
“Rimanere idratati. La bocca asciutta è un terreno fertile per i batteri. La saliva e l’ossigeno sono un nemico naturale per i batteri maleodorante, questi, non possono vivere in presenza d’ossigeno. L’acqua potabile e gomme senza zucchero da masticare, possono produrre la saliva e, naturalmente, eliminare l’alito cattivo.
Succhiare una menta senza zucchero o fare un collutorio non sono idee cattive, purtroppo sono soluzioni temporanee, mascherano l’odore, ma non uccidono i batteri che causano il cattivo odore.

Cibi e bevande da evitare
Alcuni alimenti possono provocare l’alito cattivo. Se sei preoccupato, limita il consumo di cibi come aglio, cipolla, curry e pesce e bevande acide come la birra, vino, caffè e soda, contribuiscono al cattivo odore perché rilasciano composti che sono assorbiti nel flusso sanguigno.
Limitare anche il consumo di cioccolato e caramelle dolci. Lo zucchero aiuta a produrre i batteri in bocca aumentando l’alito cattivo.

Cibi per combattere l’alito cattivo
Il tè verde ha proprietà anti-batteriche per mettere fuori combattimento l’alito cattivo. La cannella per insaporire il tè, contiene oli essenziali che uccidono molti tipi di batteri orali.
La masticazione di frutta e verdura come mele e sedano, favorisce la produzione di saliva, ciò aiuta a tenere a distanza i batteri.
In conclusione – sottolinea il dottor Harold Katz:
“Io dico ai miei pazienti di consumare frutti di bosco, meloni, arance, e altri alimenti ad alto contenuto di vitamina C, perché aiutano ad uccidere i batteri che naturalmente favoriscono l’alito cattivo.
Importante, se dopo aver modificato lo stile di vita e le abitudini alimentari, l’alito cattivo persiste, contattare il proprio medico per assicurarsi che il problema non è un segno di una condizione medica più grave. In effetti, circa il 10% dei casi d’alito cattivo è un sintomo di sinusite cronica, infezione delle vie respiratorie, malattia da reflusso, disturbi epatici e renali, cancro o diabete. Queste malattie possono rilasciare nel corpo sostanze chimiche che provoca l’alito cattivo.

Aiutare chi ha l’alito cattivo
E’ importante ricordare che la maggioranza delle persone non può odorare il proprio alito, quindi, se si rileva l’alito cattivo di un amico, è bene avvertirlo. Certo, dire ad un collega, ad un amico, alla persona amata che il suo alito è cattivo, può essere scomodo per chiunque, ma è la cosa giusta da fare. La gente non deve criticare alle spalle, peggiora la situazione, se rispetti la persona, è tuo dovere informarla”.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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