Test DNA obbligatorio in Kuwait

Recentemente un attentato dinamitardo contro una moschea in Kuwait ha ucciso 27 persone e ne ha ferite più di 220. Il governo del Kuwait come risposta a questi attacchi ha approvato una legge che rende il test del DNA obbligatorio per tutti i cittadini e i residenti stranieri.
Il governo intende creare un database del DNA (circa 1,3 milioni di cittadini e 2,9 milioni di stranieri) in un giro di vite di sicurezza che ha lo scopo di aiutare i funzionari ad arrestare i criminali. Il Kuwait (mentre molti paesi, compresi gli Stati Uniti e il Regno Unito, conservano il DNA di criminali condannati), sarà il primo paese al mondo a conservare il DNA di tutta la popolazione.
Il ministero dell’Interno ha stanziato 400 milioni dollari per il progetto, rischia di essere criticato da attivisti per i diritti umani per violare il diritto di un individuo alla privacy. Coloro che si rifiutano di dare campioni biologici potrebbero affrontare una multa fino a 33 mila dollari e una pena detentiva di un anno. Il ministero avverte che chi fornisce campioni falsi potrebbe essere incarcerato per sette anni.
Un database simile sarebbe illegale nell’Unione europea. In una sentenza storica nel 2008, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha ritenuto incompatibili con l’art. 8 della Convenzione le modalità di conservazione di campioni e dati previste dal National DNA Database del Regno Unito, istituito nel 1995. In S. & Marper v. Uk (4 dicembre 2008) la Corte, infatti, ha condannato lo stato inglese poiché la legislazione che ammette la conservazione illimitata di dati anche di cittadini innocenti (Section 64 del Police and Criminal Evidence Act, così come modificato dal Criminal Justice and Police Act del 2001), avrebbe leso il diritto alla vita privata dei ricorrenti, comportando il superamento del margine di apprezzamento statale ammesso.
Il governo di coalizione come risposta alla sentenza ha adottato la “Protection of Freedoms Bill” per eliminare il profilo di 1.766.000 DNA. La “Protection of Freedoms Bill” è la legge che impedisce l’ingiustificata intrusione dello Stato nella vita privata dei cittadini (tra le tutele quella non ammessa della registrazione delle impronte digitali dei bambini nelle scuole senza il consenso dei genitori; il controllo di bidoni della spazzatura per spiare milioni di capifamiglia, ecc.).

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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