Un rapporto della Commissione europea sul progresso economico d’Italia avverte che sono necessari ulteriori azioni per affrontare “significativamente l’evasione fiscale” ed il lavoro sommerso, e di adeguare le competenze alle esigenze del mercato del lavoro. L’impatto della crisi della zona euro, ha fatto aumentare gli oneri finanziari dell’Italia tra i tentativi della Spagna per puntellare il suo sistema bancario e le continue speculazioni sul futuro della Grecia alla moneta unica.
Il documento – come riportato dal Financial Times –, sarà inserito come parte della seconda edizione sulle raccomandazioni della Commissione per tutti i 27 Stati membri dell’Unione europea, così come per l’area dell’euro nel suo complesso.
Il rapporto invita il primo ministro Mario Monti e il suo governo di “dare priorità alla crescita migliorando la spesa a tutti i livelli di governo e di rivedere regolarmente i dati per raggiungere l’efficienza. Esorta il completamento delle riforme fiscali, delle esenzioni, delle indennità e le aliquote IVA e la semplificazione del codice fiscale. Nel frattempo, il governo dovrebbe “mantenere il ritmo” sulla lotta contro l’evasione e l’elusione. “Il sistema Italia è caratterizzato da una significativa evasione fiscale“.
L’Italia deve “adottare e attuare pienamente la riforma del mercato del lavoro per affrontare le rigidità e le asimmetrie della legislazione a tutela dell’occupazione e creare un sistema integrato di sussidi di disoccupazione“. Inoltre, lo studio identifica un “disallineamento” tra le richieste dal mercato del lavoro e le persone che hanno le competenze. Altre questioni sollevate, quella di affrontare la disoccupazione giovanile e femminile, ridurre i tassi di abbandono scolastico e la lotta contro il lavoro nero, in un paese dove l’economia sommersa è pari al 22,2 per cento del prodotto interno lordo.
Tra le note, raccomanda la semplificazione del quadro normativo e di migliorare l’efficienza dell’amministrazione per creare migliori condizioni per lo sviluppo del commercio.