L’analisi facciale 3D mostra le basi biologiche per la chirurgia di affermazione del genere

La chirurgia facciale per l’affermazione del genere (GFS) è richiesta da individui transgender che desiderano caratteristiche facciali che riflettano meglio la loro identità di genere. Fino ad ora, ci sono state poche linee guida oggettive per giustificare e facilitare un efficace processo decisionale chirurgico per la chirurgia facciale di affermazione del genere (GFS). I ricercatori dell’Università della California, San Francisco e l’Università di Calgary al fine di convalidare le decisioni chirurgiche per la chirurgia facciale per l’affermazione del genere (GFS), hanno deciso di quantificare l’effetto del sesso sulla dimensione e la forma del viso adulto attraverso un’analisi delle immagini tridimensionali (3D) della superficie facciale.
I ricercatori in uno studio pubblicato nella rivista Facial Plastic Surgery & Aesthetic Medicine, hanno intrapreso un’analisi chirurgica delle dimensioni e della forma del viso in 3D per quantificare e visualizzare le differenze di sesso del viso. I loro risultati rivelano differenze significative sia nella forma sia nella dimensione delle caratteristiche craniofacciali maschili e femminili e forniscono una guida anatomica indirizzata dai dati e una giustificazione per la chirurgia facciale per l’affermazione del genere (GFS), in particolare per la cranioplastica di contorno della fronte, le alterazioni della mandibola e del mento, la rinoplastica e le modifiche delle guance.
Rahul Seth, professore associato in chirurgia plastica ed estetica facciale nel Dipartimento di otorinolaringoiatria  Chirurgia della testa e del collo, Università della California, San Francisco ha detto:
«Il nostro scopo era quello di stabilire una relazione importante, definitiva e biologicamente fondata delle caratteristiche facciali al sesso, questo permette al paziente di orientarsi verso un aspetto facciale che corrisponde alla loro identità di genere, quindi riduce il “misgendering” e la disforia di genere, migliorando la percezione di sé. Riteniamo che questi dati forniscano a chirurghi, pazienti e assicuratori un’analisi realistica e chirurgicamente orientata delle dimensioni e della forma del viso in 3D per guidare pazienti e chirurghi nell’esecuzione di questi interventi complessi e che cambiano la vita».
Il misgendering è identificare in modo errato il genere di una persona, come una persona transessuale o transgender. L’errore di genere si verifica quando, intenzionalmente o meno, ci si riferisce a una persona transgender usando termini che si riferiscono al sesso biologico, e non all’identità di genere in cui questa persona si riconosce. Per intenderci, significa chiamare con il pronome maschile una donna transessuale.

Sopracciglia, mascella, naso e guance mostrano le maggiori differenze in base al sesso
I ricercatori sono stati in grado di determinare che, in media, i volti maschili sono più grandi del 7,3% rispetto a quelli femminili. Il sesso è stato associato a significative differenze di forma del viso, nell’intero viso, così come in ogni singola area considerata nello studio. Le zone del viso in cui il sesso ha il più grande effetto sulla forma sono le sopracciglia, la mascella, il naso e la guancia. I ricercatori, quindi, forniscono prove di supporto e linee guida per le alterazioni appropriate di queste aree facciali per la chirurgia facciale per l’affermazione del genere (GFS), sebbene gli obiettivi e il viso di ogni singolo paziente siano unici.
I ricercatori per raggiungere questi risultati hanno ottenuto misure facciali applicando un modello atlante (è la prima vertebra cervicale, sorregge il peso di tutta la testa) facciale alle scansioni 3D di 545 maschi e 1028 femmine di età superiore ai 20 anni. Le differenze tra i volti maschili e femminili sono state analizzate e visualizzate per una serie di predefinite regioni facciali chirurgicamente rilevanti.
Ogni scansione ha utilizzato una griglia di superficie 3D composta da vertici 3D collegati da triangoli. Le griglie triangolari sono state utilizzate per rappresentare digitalmente i dati di superficie, mentre il numero esatto per ogni faccia differiva leggermente nei dati grezzi, ogni maglia conteneva 27.903 vertici per fornire dati facciali coerenti e ad alta risoluzione. I concetti centrali della rigorosa morfometria geometrica, sono stati applicati ai dati di superficie per fornire risultati dettagliati.
I ricercatori hanno detto che per analizzare gli effetti del sesso sulle dimensioni e la forma del viso, una varietà di aree secondarie del viso sono state inizialmente specificate in base al potenziale di applicazione chirurgica e alla rilevanza per il processo decisionale e la pianificazione chirurgica. Le aree includevano sia sezioni di grandi superfici del viso (guance, naso) sia curve assiali o sagittali. Le misurazioni basate sulla superficie densa e i confronti di forma, dimensione e forma, sono stati eseguiti per l’intero viso e le relative aree secondarie.
I ricercatori per mostrare la differenza media tra le differenze di forma del viso maschile e femminile, hanno rappresentato i loro risultati in una “mappa di calore”. Utilizzando queste informazioni, tali cambiamenti sono stati applicati a un volto di esempio per dimostrare la loro validità per modificare “chirurgicamente” il volto lungo un asse di mascolinità e femminilità.
Lo studio mentre fornisce importanti differenziatori per le differenze di forma e dimensione del viso maschile e femminile, i risultati suggeriscono anche che in alcuni casi, un’efficace modifica di genere può essere ottenuta correggendo in eccesso le dimensioni o la forma, per esempio, se le preoccupazioni funzionali impediscono a un chirurgo di ridurre le dimensioni della mascella, può essere più ideale contornare l’area per essere meno quadrata, sottolineando una forma più femminile.
I risultati di questo studio forniscono un razionale anatomico e una guida che può consentire risultati ottimali di chirurgia facciale per l’affermazione del genere (GFS) per individui transgender e di genere diverso.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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