La mutazione L452R elude le difese del vaccino e aumenta l’infettività

Il team internazionale di ricercatori guidato dalle università giapponesi di Kumamoto e Tokyo ha dimostrato che la mutazione L452R della proteina spike della SARS-CoV-2, comune a due ceppi mutanti (Epsilon e Delta), è coinvolta nell’evasione dell’immunità cellulare attraverso l’antigene leucocitario umano (HLA) A24, e aumenta l’infettività virale. HLA-A24 è uno degli alleli HLA di classe I più prominente, specialmente nelle popolazioni dell’Asia orientale/sudorientale, il che potrebbe con questa mutazione renderle particolarmente vulnerabili alle varianti di coronavirus. Ogni individuo ha il suo specifico HLA per la riuscita di un trapianto d’organo è quindi indispensabile che donatore e ricevente abbiano un HLA il più possibile simile.
Allene è una delle due o più forme alternative in cui può presentarsi un gene nel patrimonio genetico di una specie, ad esempio, il gruppo sanguigno del sistema AB0 dipende da tre alleli di uno specifico gene. Gli alleli di un gene occupano posizioni identiche (loci) sui cromosomi omologhi.
La nuova pandemia di coronavirus in corso (SARS-CoV-2 o Covid-19) a partire dal giugno 2021, nel mondo ha infettato oltre 150 milioni di persone e ucciso oltre 3,5 milioni di persone. Le campagne di vaccinazione in tutto il mondo sono attualmente in corso, ma ci sono ancora molte incognite, compresi i principi della patogenesi dell’infezione, i principi della replicazione virale, e la relazione tra l’evasione immunitaria e le dinamiche epidemiche.
L’immunità acquisita può essere ampiamente classificata in immunità umorale mediata da anticorpi neutralizzanti e immunità cellulare mediata da cellule killer e dalle cellule CD4 (o linfociti T helper) sono un tipo di globuli bianchi e fanno parte della popolazione di cellule chiamata linfociti T o cellule T. I linfociti T svolgono un ruolo fondamentale nel sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario) producendo una risposta specifica per ogni tipo di sostanza ritenuta estranea (antigene) come, ad esempio, virus, batteri, antigeni tumorali, ecc., che lo invade.
Le “preoccupanti varianti” SARS-CoV-2, come le varianti Alpha e Beta, sono state studiate in tutto il mondo per la possibilità di evasione dell’immunità umorale. Tuttavia, l’evasione dell’immunità cellulare non è stata riportata.
Il gruppo di ricerca nello studio pubblicato nella Rivista Cell Host & Microbe, ha prima utilizzato esperimenti immunologici per dimostrare che un antigene derivato dalla proteina spike della SARS-CoV-2 è fortemente riconosciuto dall’immunità cellulare HLA-A24 ristretta, che è spesso presente nei giapponesi.

Variante Epsilon e Delta
I ricercatori successivamente hanno eseguito un’analisi della sequenza su larga scala (>750.000) dei ceppi di SARS-CoV-2, hanno trovato diverse mutazioni importanti nella regione della proteina spike tipicamente riconosciuta da HLA-A24. Si tratta delle mutazioni spike Y453F trovate nel ceppo B.1.1.298, che nel 2020 era prevalente in Danimarca, e la mutazione L452R in B.1.427/429 e B.1.617 (comunemente note rispettivamente come le varianti Epsilon e Delta) che si stanno diffondendo in tutto il mondo. Ulteriori esperimenti immunologici hanno dimostrato che queste mutazioni sfuggono all’immunità cellulare HLA-A24. I ricercatori ritengono che questa sia la prima volta che è stato dimostrato che una “preoccupante variante” sfugge all’immunità cellulare.
Le mutazioni Y453F e L452R erano situate nel dominio di legame del recettore della proteina spike della SARS-CoV-2, che sono cruciali per entrare nelle cellule ospiti. I ricercatori hanno quindi esaminato gli effetti di queste mutazioni sull’infezione e sull’efficienza di replicazione del virus. Hanno scoperto che la mutazione L452R aumenta la sua attività di fusione della membrana, l’infettività e la replicazione virale.
Chihiro Motozono immunologo, responsabile dello studio, ha detto:
«La mutazione L452R è un segno distintivo della variante Delta che si sta attualmente diffondendo in tutto il mondo; in Giappone circa il 60% della popolazione ha il HLA-A24, che è responsabile dell’immunità cellulare. La mutazione L452R non solo elude l’immunità cellulare HLA-A24, ma può anche aumentare l’infettività del virus. In tempo reale abbiamo studiato attentamente la risposta immunitaria contro le varianti emergenti di SARS-CoV-2 per monitorare come le mutazioni influenzano l’immunità umana e l’infettività virale».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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