Il piercing all’orecchio crea un cambiamento significativo nel microbioma

Forse non te ne sei mai reso conto, ma ci sono trilioni di microrganismi che vivono sulla nostra pelle, perforandola e inserendo un oggetto metallico, noto come piercing, crea un cambiamento significativo nel microbioma.
Il team di microbiologi della McGill University, in collaborazione con un collega del Tattoo Lounge MTL, hanno analizzato i tamponi cutanei di 28 volontari che si erano fatti fare un piercing all’orecchio. Il tecnico del piercing ha raccolto tamponi auricolari prima e dopo il piercing, inclusa la pulizia della pelle con alcol prima del piercing. I volontari dopo il piercing hanno inviato tamponi cutanei dal sito del piercing a distanza di 12 ore, un giorno, tre giorni, una e due settimane.
Il gruppo di ricerca ha scoperto che la diversità del microbioma aumentava significativamente nel sito del piercing mentre rimaneva stabile in altre parti del corpo. Suggeriscono che ciò sia probabilmente dovuto a cambiamenti di temperatura e umidità all’interno e attorno alla ferita, nonché ai livelli di acidità. Suggeriscono che anche l’esposizione agli elementi probabilmente ha avuto un ruolo.
I ricercatori hanno anche scoperto che con il passare del tempo, due specie di batteri sono diventate dominanti nel sito: Staphylococcus epidermidis e Cutibacterium acnes. Entrambe le specie sono comuni nelle infezioni della pelle. Ricerche precedenti hanno dimostrato che le due specie tendono a tenersi sotto controllo a vicenda: è solo quando l’una o l’altra diventa dominante che si verifica un’infezione.
I ricercatori hanno voluto esaminare più da vicino come questo improvviso cambiamento nell’ambiente del microbioma – che potenzialmente può modificare tutto, dalla forma della pelle alla sua temperatura – avrebbe influenzato la vita dei microrganismi che vivono nelle vicinanze.
Il piercing dal punto di vista dei batteri, degli eucarioti e delle altre creature microscopiche che abitano la pelle, è un evento cataclismatico e apocalittico, come un gigantesco terremoto o una pioggia di meteoriti, e questo è stato confermato dall’analisi del microbioma.
Lo studio è stato pubblicato nella rivista Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences. Il team di ricercatori ha scritto:
«Abbiamo scoperto che, nel tempo, il nuovo ambiente di perforazione era significativamente associato a una maggiore biodiversità e complessità ecologica, con differenze fondamentali nella natura delle interazioni biotiche rispetto alla pelle esposta del lobo dell’orecchio».
Il team di ricercatori successivamente ha osservato una maggiore biodiversità e complessità ecologica, in termini di microbiota, queste aree hanno iniziato a corrispondere più da vicino ad altre zone umide della pelle, come quelle che è possibile trovare sotto l’ascella o il naso.
Il piercing sulla pelle non è una novità, esiste da migliaia di anni, tuttavia, questa è la prima volta che scienziati e microbiologi sono riusciti a osservare da vicino quali potrebbero essere le conseguenze per le forme di vita più piccole sulla superficie della pelle.
Il microbioma della pelle come in molti altri luoghi del nostro corpo, per mantenerci in salute deve rimanere attentamente bilanciato. Studiare i piercing e le loro conseguenze potrebbe aiutarci a saperne di più su come mantenere questo equilibrio.
Charles Xu biologo della McGill University in conclusione ha detto:
«Con questo studio, abbiamo dimostrato che i piercing sulla pelle rappresentano anche un atto involontario di autoingegneria dell’ecosistema del paesaggio ecologico che è la pelle umana».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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