Elevati costi di rete costringono Twitch a chiudere in Corea del Sud

La piattaforma di streaming di giochi Twitch chiuderà in Corea del Sud a causa degli elevati costi operativi nel paese.
Dan Clancy CEO di Twitch in un post sul blog ha affermato che le tariffe di rete sostenute erano “10 volte più costose” rispetto alla maggior parte degli altri paesi.
La piattaforma ha registrato una crescita esplosiva negli ultimi anni, con l’aumento del numero di utenti all’inizio della pandemia di Covid-19 e l’imposizione dell’ordine di rimanere a casa. I sudcoreani rappresentano quasi il 5% del numero totale di spettatori della piattaforma, che è il terzo mercato più grande dopo gli Stati Uniti e la Germania. Gran parte della popolarità è dovuta agli eSport, che sono incredibilmente popolari nel Paese e rappresentano un’industria da miliardi di dollari.
Dan Clancy ha dichiarato:
«Twitch al momento, sebbene sia ancora disponibile, chiuderà il servizio il 27 febbraio 2024. Comprendiamo che si tratta di una notizia estremamente deludente, vogliamo spiegare perché abbiamo preso questa decisione e come intendiamo sostenere le persone colpite. L’azienda ha cercato di ridurre i costi operativi, prima sperimentando un modello peer-to-peer anziché basato su un server centrale, poi regolando la qualità video a un massimo di 720p, ma anche se questi interventi hanno contribuito a ridurre i costi, Twitch ha operato in Corea del Sud con una perdita significativa, non c’è un percorso che ci permetta di gestire la nostra attività in modo più sostenibile in quel Paese».
Twitch finora non ha raggiunto la redditività in nessun mercato a causa degli alti costi di gestione della rete, e dei fondi che paga ai creatori della piattaforma. Amazon, la società madre, finanzia attualmente l’attività in perdita.
Dan Clancy nel sottolineare che l’azienda continuerà a operare in altri mercati, definendo la chiusura della Corea del Sud “una situazione unica”, ha affermato:
«I costi operativi in Corea del Sud sono significativamente più alti rispetto a quelli di altri Paesi, abbiamo affrontato questa sfida per un po’ di tempo. Gli streamer di Twitch in Corea del Sud hanno dedicato tempo e sforzi significativi alla costruzione delle loro comunità, abbiamo intenzione di aiutare queste comunità a trovare una nuova casa, anche se purtroppo non su Twitch. Lavoreremo per aiutare gli streamer di Twitch in Corea del Sud a spostare le loro comunità su servizi alternativi di livestreaming in Corea del Sud. Stiamo anche contattando diversi di questi servizi per aiutare nella transizione, comunicheremo con gli streamer colpiti man mano che queste discussioni progrediranno».

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About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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