L’astinenza da Internet simile a quella dei tossicodipendenti

Gli scienziati della Swansea University’s Psychology Department, dell’University’s College of Medicine e dell’Università degli Studi di Milano, in un recente studio hanno dimostrato che le persone che usano Internet per lunghi periodi, possono soffrire i sintomi di astinenza simile a quella dei tossicodipendenti.
Il professor Phil Reed della Swansea University Dipartimento di Psicologia, il dottor Lisa A Osborne dell’University’s College of Medicine, il professor Roberto Truzoli e Michela Romano dell’Università degli Studi di Milano, nel loro studio intitolato “Impatto psicologico differenziale dell’esposizione d’internet sulle persone dipendenti da Internet“, pubblicato online sulla rivista internazionale PLoS ONE, ha riportato i risultati della ricerca sugli effetti psicologici negativi causati da un pesante utilizzo di Internet.
I ricercatori hanno scoperto che le persone che abitualmente navigano in Internet per lunghi periodi, soffrono una maggiore incidenza di “stati d’animo negativi“, nel momento in cui non possono navigare. E’ una situazione di dipendenza legata a un forte desiderio di tornare a navigare per alleviare o sollevare gli stati mentali negativi.
I ricercatori hanno avvertito che la navigazione in Internet per lunghi periodi, in caso di astinenza può portare a sintomi simili a quelli dei tossicodipendenti. Hanno detto che i risultati potrebbero significare che in futuro gravi problemi di salute mentale possono sorgere se le persone trascorrono molto più tempo online.
Il professor Phil Reed, ha detto:
«Anche se non sappiamo esattamente che cosa è la dipendenza da Internet, i nostri risultati mostrano che circa la metà dei giovani che abbiamo studiato, trascorrono tanto tempo in rete con conseguenze negative per il resto della loro vita. Quando queste persone escono dalla rete, subiscono un aumento di stati d’animo negativi, proprio come le persone che escono da droghe come l’ecstasy. Questi primi risultati, e gli studi di funzione cerebrale, suggeriscono che in rete ci sono in agguato alcune brutte sorprese per il benessere delle persone».
Lo studio sostiene di essere il primo del suo genere sugli effetti negativi per la salute mentale causato da eccessivo utilizzo di Internet. E’ stato condotto a Swansea University College of Human e Scienze della Salute con sessanta volontari, età media di 25 anni.
I volontari inizialmente sono stati sottoposti a test psicologici per misurare il loro livello di “dipendenza da Internet“, l’umore, ansia e depressione. In seguito sono stati invitati a navigare per quindici minuti, dopo di che sono stati testati nuovamente per misurare i livelli di umore e ansia.
Lo studio in conclusione ha evidenziato:
«L’impatto negativo di uso eccessivo di Internet può essere visto in una vasta gamma di aspetti della vita del tossicodipendente. La dipendenza da Internet è stata associata a una lunga depressione, l’anticonformismo impulsivo e tratti di autismo».
Gli autori dello studio hanno concluso che l’uso di Internet ha avuto un effetto “sorprendente” a stati d’animo positivi delle persone “dipendenti” al web, e che queste persone soffrono di sintomi di astinenza più gravi di persone che trascorrono meno tempo online.
Gli autori dello studio hanno osservato che la condizione può portare a un circolo vizioso: «L’impatto negativo immediato da esposizione a Internet sullo stato d’animo dei tossicodipendenti Internet, può contribuire al maggior utilizzo da parte di quelli che cercano di migliorare il proprio stato d’animo tramite il rapido riutilizzo di Internet».
Il professor Phil Reed, ha dichiarato:
«Per quanto riguarda le caratteristiche psicologiche e le caratteristiche degli utenti di Internet, questi risultati confermano le relazioni precedenti ma vanno oltre queste constatazioni per mostrare l’effetto immediato di Internet sullo stato d’animo di chi ne è dipendente».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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