La Norvegia dopo il boom di vendite di auto elettriche frena sugli incentivi

Il futuro dei veicoli elettrici in Norvegia è già arrivato. Il Paese nordico è il leader mondiale nella diffusione di questa tecnologia, grazie a una serie di incentivi e investimenti pubblici che hanno reso le auto elettriche più convenienti e accessibili rispetto a quelle tradizionali: nel 2021, l’80% delle nuove auto vendute in Norvegia era elettrico, il 20% del totale delle auto in circolazione in Norvegia è elettrico, una percentuale superiore a quella di qualsiasi altro paese al mondo.
Il marchio più venduto in Norvegia nel 2021 è stato Tesla, seguito da Volkswagen. Il modello più popolare è stato il Tesla Model 3, davanti al Toyota RAV4 ibrido e al Volkswagen ID.4 elettrico.
La Norvegia ha iniziato a promuovere i veicoli elettrici negli anni Novanta, per sostenere Think, start-up norvegese specializzata in produzione di veicoli elettrici. La Think City una city car elettrica dal 2008 al 2012 è stata prodotta dalla casa automobilistica norvegese Think Global e dal partner produttivo Valmet Automotive.
Il governo da allora ha introdotto numerosi sgravi fiscali, parcheggi gratuiti, esenzioni dai pedaggi e dalle tariffe dei traghetti per i possessori di un’auto ecologica. Inoltre, ha finanziato lo sviluppo di una rete capillare di stazioni di ricarica, che conta circa 17.000 punti in tutto il Paese, di cui 3.300 di ricarica veloce. Ciò ha permesso ai norvegesi di viaggiare senza l’ansia dell’autonomia, anche nelle zone più remote.
I benefici per l’ambiente e per la qualità della vita sono evidenti: le città sono più silenziose e meno inquinate, le emissioni di CO2 sono diminuite, la Norvegia può sfruttare la sua abbondante produzione di energia rinnovabile per alimentare i veicoli elettrici.
L’aria a Oslo, la capitale della Norvegia ora è più pulita, è tangibile e misurabile. La città è anche più tranquilla poiché i veicoli a benzina e diesel più rumorosi vengono demoliti. Le emissioni di gas serra di Oslo dal 2009 sono diminuite del 30%, eppure non c’è stata disoccupazione di massa tra i lavoratori delle stazioni di servizio e la rete elettrica non è crollata.
I produttori di auto e i lavoratori si sono adattati bene al cambiamento, grazie alla domanda crescente di modelli elettrici e alla formazione professionale. L’unico settore che sta soffrendo è quello dei rivenditori, che devono competere con le vendite online e con la minore necessità di manutenzione delle auto elettriche.
La Norvegia (un esempio da seguire per il resto del mondo, che sta cercando di accelerare la transizione verso la mobilità elettrica), nel 2023 ha lanciato 40 nuovi modelli di auto elettriche, più del numero complessivo di tutti i nuovi modelli di auto a benzina, diesel e ibride, inoltre, offre anche altre opportunità per vivere un’esperienza ecologica: si possono noleggiare minicar elettriche per un giro turistico; con imbarcazioni elettriche è possibile fare una crociera sui fiordi o un safari alle balene.
La Norvegia offre una varietà di attrazioni per tutti i gusti, dalle montagne innevate ai fiordi profondi, dalle città storiche ai villaggi pittoreschi, dalle foreste verdi ai ghiacciai maestosi: alcune delle mete più popolari per il giro turistico sono la capitale Oslo; Bergen, la porta sui fiordi norvegesi; Tromsø, la città delle luci del nord, e le isole Lofoten, un paradiso per gli amanti della natura.

Passo indietro della Norvegia per mancato introito fiscale, le auto elettriche nuovamente tassate
Il governo norvegese starebbe valutando di tagliare, almeno in parte, i benefici concessi ai proprietari di auto elettriche. Il governo dopo aver condotto, con successo, un’importante programma di conversione del parco auto circolante verso l’elettrico, sembra esser pronto a cambiare completamente approccio nei confronti dei full electric. Già lo scorso maggio il Ministro dei Trasporti Jon-Ivar Nygård aveva fatto presagire che il dicastero da lui presieduto stava valutando una revisione dei privilegi riservati ai possessori delle auto elettriche.
La rapida diffusione di veicoli full-electric (divenuti più economici di quelli a benzina) aveva finito con il far aumentare il numero di auto in strada e, allo stesso tempo, fatto crollare gli introiti per l’erario statale: secondo alcune stime, il boom delle auto elettriche in Norvegia ha generato un mancato introito fiscale valutato in ben 2 miliardi di euro, un ammanco al quale i legislatori del Paese scandinavo vogliono porre rimedio eliminando alcuni dei privilegi introdotti nel corso dell’ultimo decennio.
La Norvegia reintrodurrà l’IVA al 25% anche sulle auto elettriche. La misura riguarderà i veicoli premium con prezzo superiore alle 500 mila corone norvegesi (circa 50 mila euro) e metterà sullo stesso piano (commerciale e fiscale) i veicoli full electric con quelli spinti da motore endotermico.
La novità, come riporta V:Motori è che le auto elettriche saranno tassate a peso. La tassa sulla circolazione in Norvegia è determinata in base a tre parametri: le emissioni di CO2, le emissioni di ossidi di azoto (NOx) e peso dei veicoli.
I legislatori scandinavi dal momento che le auto elettriche non emettono né CO2 né NOx, stanno pensando di “giocare” sul loro peso per poter incassare le corone mancanti.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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