Il primo vaccino “autoamplificante” al mondo approvato in Giappone

Un vaccino unico nel suo genere contro il Covid-19 è stato appena approvato in Giappone, potrebbe segnare una nuova era nel modo di prevenire le malattie infettive e persino di curare il cancro.

La rivoluzione del mRNA
La prima volta che un virus o un altro agente patogeno si presenta per creare scompiglio nella nostra salute, il sistema immunitario prende nota dell’intruso, creando anticorpi e cellule T che attaccheranno il microbo a vista se si ripresenterà in futuro.
Gli antigeni giocano un ruolo chiave in questo processo: sono la parte specifica del corpo estraneo che il sistema immunitario impara a riconoscere, ad esempio, nel caso del Covid-19, la proteina spike del coronavirus è un antigene.
I vaccini proteggono l’organismo introducendo un nuovo antigene in un modo che non può causare infezioni, in questo modo si ottiene il beneficio degli anticorpi e delle cellule T che colpiscono l’agente patogeno senza doversi ammalare.
È stato evidenziato che per più di 200 anni, tutti i nostri vaccini contenevano antigeni veri e propri, ma tutto è cambiato con l’arrivo dei vaccini a base di mRNA per il Covid-19: invece di includere la proteina spike in sé, questi vaccini contengono istruzioni genetiche che indicano al corpo di produrre la proteina.
I vaccini a mRNA come abbiamo visto con le iniezioni per il Covid-19, oltre a essere molto efficaci, possono essere progettati e prodotti più rapidamente e a costi inferiori rispetto ad altri tipi di vaccini, ma è anche più probabile che causino effetti collaterali, come affaticamento, mal di testa e dolori muscolari.

La prossima evoluzione
Le autorità di regolamentazione giapponesi hanno autorizzato l’ARCT-154, un nuovo vaccino contro il Covid-19 creato da Arcturus Therapeutics (sviluppatore di vaccini con sede in California) e CSL (azienda biotecnologica australiana), rendendolo il primo vaccino a RNA autoamplificante (saRNA) completamente approvato.
I vaccini come le iniezioni di mRNA contengono le istruzioni genetiche per la produzione di un antigene. La differenza è che innescano anche la produzione da parte dell’organismo di un enzima che crea copie del mRNA dell’antigene.
Robin Shattock, vaccinologo dell’Imperial College di Londra, non coinvolto nell’ARCT-154, ha detto alla Reuters:
«È un po’ come avere un impianto di produzione, invece di avere una sola copia della ricetta, si hanno più copie che possono essere distribuite a più linee di produzione all’interno della cellula per produrre più proteine».
La speranza degli sviluppatori di vaccini saRNA è che questo consenta di ottenere la stessa efficacia con dosi minori di vaccino. Ciò potrebbe significare iniezioni più economiche e la possibilità di produrne un numero maggiore in un periodo di tempo più breve, potrebbe essere estremamente vantaggioso in caso di una futura pandemia. Dosi più piccole potrebbero anche significare meno effetti collaterali, il che potrebbe incoraggiare un maggior numero di persone a tenersi aggiornate con le vaccinazioni.
Tuttavia, far uscire i vaccini saRNA dal laboratorio, per diversi motivi è stata una sfida, uno dei principali è il fatto che il saRNA stesso contiene più informazioni, quindi è  più lungo del mRNA, il che complica la produzione e la consegna. Un’altra sfida è rappresentata dai test: è più facile progettare accidentalmente dosi eccessive, considerando la natura autoreplicante delle iniezioni, una quantità eccessiva di vaccino può sovrastimolare il sistema immunitario in modi che possono portare a effetti collaterali tossici e a un’efficacia ridotta.
Niek Sanders, fondatore scientifico di Ziphius Vaccines, sviluppatore di vaccini saRNA, alla rivista Nature ha dichiarato:
«Bisogna trovare la dose ottimale di RNA autoamplificante in combinazione con il giusto sistema di somministrazione».
Arcturus Therapeutics (sviluppatore di vaccini con sede in California) e CSL (azienda biotecnologica australiana), sembrano aver trovato la giusta combinazione con ARCT-154, che ha portato a un’importante pietra miliare nel campo dei vaccini a base di saRNA.
Il Giappone lo scorso 27 novembre ha approvato il loro vaccino sia come vaccino iniziale per il Covid-19 sia come richiamo per le persone di età superiore ai 18 anni. L’India ha approvato un altro vaccino a base di saRNA per il Covid-19 nel 2022, ma solo per “uso di emergenza”: ARCT-154 è il primo vaccino a base di saRNA pienamente autorizzato.
Il Giappone ha basato la sua approvazione sui dati di diversi studi, tra cui uno in cui più di 800 persone hanno ricevuto una dose da 5 microgrammi di saRNA o una dose da 30 microgrammi del vaccino Covid-19 di Pfizer/BioNTech come richiamo.
Il documento scientifico preprint condiviso su medRXiv, riporta che quattro settimane dopo, coloro che hanno ricevuto il richiamo ARCT-154 avevano livelli più elevati di anticorpi neutralizzanti il Covid. Gli effetti collaterali, invece, sono stati più o meno uguali tra i due gruppi.
Lo studio in corso che ha coinvolto 16.000 persone in Vietnam, nel frattempo, ha iniziato a testare il vaccino a piccole dosi, come riportato in un secondo documento scientifico condiviso su Research Square ha scoperto che due dosi da 5 microgrammi, somministrate a distanza di 28 giorni l’una dall’altra, sono efficaci al 56% nel prevenire il Covid-19 e al 95% contro il Covid-19 grave. La maggior parte dei casi al momento di questo studio era dovuta alla variante Delta, gli effetti collaterali erano da lievi a moderati.
I risultati di questi studi dovrebbero essere pubblicati su riviste peer-reviewed entro la fine del 2023. Arcturus Therapeutics (sviluppatore di vaccini con sede in California) e CSL (azienda biotecnologica australiana) si concentreranno ora sull’approvazione del vaccino da parte delle autorità europee: la decisione è attesa per il 2024.
Joseph Payne, CEO di Arcturus Therapeutics ha affermato:
«Siamo orgogliosi del ruolo che Arcturus ha svolto in questa collaborazione per sviluppare e validare il primo prodotto sa-mRNA approvato al mondo, questa approvazione per il vaccino sa-mRNA Covid-19 è un risultato importante».

Oltre il Covid-19
Dato che da anni disponiamo di vaccini efficaci contro il Covid-19, l’approvazione dell’ARCT-154 non rappresenta probabilmente una svolta per il coronavirus, ma dimostra che i vaccini a base di saRNA possono essere sicuri ed efficaci.
Corey Casper, presidente e amministratore delegato dell’istituto no-profit Access to Advanced Health, alla rivista Nature ha dichiarato:
«Questo, si spera, comincerà a mettere fine all’idea che l’RNA autoamplificante non sia una piattaforma praticabile».
Pfizer per quanto riguarda l’uso dei vaccini a base di saRNA, ha già un vaccino antinfluenzale a base di saRNA in fase di sperimentazione clinica, e i vaccini per la prevenzione di Zika, anche per l’infezione da virus respiratorio sinciziale (VRS) e altre malattie, si sono dimostrati promettenti negli studi preclinici.
I futuri vaccini a base di saRNA potrebbero anche rivelarsi armi potenti nella lotta contro il cancro, a differenza dei vaccini per i virus, i vaccini contro il cancro sono tipicamente usati per trattare la malattia, non per prevenirla (anche se ci sono delle eccezioni), e la maggior parte funziona usando come antigene, un po’ del cancro della persona, aiutando il sistema immunitario a identificare e attaccare il cancro.
Le piattaforme saRNA se potranno realizzare dosi contro il cancro più piccole, più economiche e con effetti collaterali potenzialmente minori, potrebbero diventare fondamentali nella lotta contro la malattia responsabile di quasi il 20% dei decessi in tutto il mondo.

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About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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