Le nanoparticelle amplificano il potenziale potere del vaccino contro il cancro

I ricercatori della Johns Hopkins hanno identificato minuscole particelle che potenziano i vaccini terapeutici contro il cancro, che addestrano il sistema immunitario ad attaccare i tumori, queste nuove nanoparticelle lipidiche – minuscole strutture fatte di grasso – non solo stimolano una duplice risposta del sistema immunitario che migliora la capacità del corpo di combattere il cancro, ma rendono anche i vaccini più efficaci nel colpire i tumori.
Hai-Quan Mao professore di scienza e ingegneria dei materiali e ingegneria biomedica presso la Johns Hopkins University, direttore associato dell’Istituto di nanobiotecnologia (INBT) e co-fondatore di LifeSprout. Ricopre un incarico congiunto presso il Translational Tissue Engineering Center presso la Johns Hopkins University School of Medicine, ha affermato:
«Questa ricerca segna un punto di svolta fondamentale nella nostra comprensione di come le nanoparticelle lipidiche possano essere sfruttate per ottimizzare l’immunità antitumorale. I nostri risultati aprono nuove strade per migliorare l’efficacia dei trattamenti basati sul RNA per il cancro e le malattie infettive».
I risultati del team di ricerca sono stati pubblicati nella rivista Nature Biomedical Engineering. Le nanoparticelle lipidiche (LNP), rese famose per il loro uso nel trasporto del RNA messaggero nei vaccini Covid-19, hanno guadagnato attenzione come vettori nell’immunoterapia del cancro.
Hai-Quan Mao, Yining Zhu, dottoranda in ingegneria biomedica, e il collaboratore Sean C. Murphy, professore di patologia all’Università di Washington, utilizzando un nuovo metodo di screening, hanno messo a punto la composizione delle nanoparticelle lipidiche (LNP) per personalizzare e massimizzare l’attivazione della risposta immunitaria. Hanno identificato nanoparticelle lipidiche (LNP) che generano risposte simultanee utilizzando due percorsi paralleli per presentare gli antigeni tumorali alle cellule Th1 e Th2, un altro tipo di cellule helper.
Il team di ricerca ha inoltre combinato le nanoparticelle lipidiche (LNP) con il trattamento con “inibitori del checkpoint”, un tipo di farmaco per l’immunoterapia del cancro che aiuta il sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule tumorali, questi inibitori bloccano i “checkpoint”: molecole sulle cellule immunitarie che stimolano o inibiscono una risposta immunitaria. Le cellule tumorali talvolta eludono questi checkpoint e quindi non vengono individuate dal sistema immunitario.
Le nanoparticelle lipidiche (LNP) del team di Hai-Quan Mao migliorano la capacità dei farmaci di ridurre le dimensioni del tumore e di prolungare il tempo di sopravvivenza dei pazienti.
I ricercatori affermano che il loro studio è unico perché dimostra che le nanoparticelle lipidiche (LNP) possono potenziare le risposte Th1 e Th2, producendo attacchi coordinati al cancro da parte di più tipi di cellule immunitarie.
Hai-Quan Mao in conclusione ha affermato: «Questo metodo a doppio attacco rappresenta un nuovo progresso nel trattamento del cancro».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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