Studio globale sul muschio rivela il suo ruolo vitale per gli ecosistemi della Terra

I muschi sono alcune delle più antiche piante terrestri, si trovano in tutto il mondo, dalle lussureggianti foreste pluviali tropicali ai deserti più aridi e persino sulle colline spazzate dal vento dell’Antartide.
Il muschio è ovunque: cresce nelle fessure lungo strade e sentieri, sui tronchi degli alberi, sulle rocce, sugli edifici e, soprattutto, sul suolo. Eppure, nonostante questa ubiquità, abbiamo una comprensione relativamente scarsa di quanto siano importanti, in particolare i tipi di muschio che prosperano sul suolo.
La nuova ricerca globale sui muschi condotta da David John Elridge (Professore di ecologia delle terre aride, UNSW Sydney) e Manuel Delgado-Baquerizo (Ecologista dell’ecosistema, Consiglio nazionale delle ricerche spagnolo), è stata pubblicata nella rivista Nature Geoscience, rivela che svolgono un ruolo fondamentale nel sostenere la vita sul nostro pianeta, senza i muschi del suolo, la capacità della Terra sarebbe notevolmente ridotta nel produrre sani suoli, fornire l’habitat ai microbi e combattere i patogeni.

Indagine globale sui muschi del suolo
I risultati del nuovo studio indicano che probabilmente abbiamo sottovalutato l’importanza dei muschi del suolo. Utilizzando i dati di 123 siti in tutti i continenti, inclusa l’Antartide, i ricercatori hanno evidenziato che rispetto alle superfici nude senza piante, il suolo sotto i muschi ha più azoto, fosforo e magnesio e una maggiore attività degli enzimi.
I muschi influenzano tutte le principali funzioni del suolo, infatti, aumentando il sequestro di carbonio (si intende la cattura e lo stoccaggio a lungo termine dell’anidride carbonica nelle piante, e soprattutto nel suolo), il ciclo dei nutrienti e la scomposizione della materia organica, questi processi sono fondamentali per sostenere la vita sulla Terra.
I ricercatori nella loro analisi hanno rivelato che i muschi del suolo coprono un’area enorme del pianeta, circa 9 milioni di chilometri quadrati, pari alla superficie della Cina. La forza dell’effetto dei muschi sul suolo dipende dalle loro condizioni di crescita. Il loro effetto è più forte negli ambienti naturali a bassa produttività, come i deserti, sono anche più importanti su terreni sabbiosi e salini e dove le precipitazioni sono molto variabili. E questo senza contare i muschi delle foreste boreali, che non sono stati inclusi nello studio; non solo, non sorprende che i muschi abbiano i maggiori effetti sui suoli dove le piante vascolari – quelle che contengono tessuti specializzati per condurre acqua e minerali – sono scarse.

Legame intimo
I muschi non possiedono la struttura che permette alle piante vascolari di crescere in altezza e di attingere acqua dal sottosuolo, per questo motivo sono relativamente corti e sviluppano un legame intimo con gli strati più in superficie del suolo.
I muschi sono estremamente assorbenti, possono attrarre particelle di polvere trasportate dall’aria, alcune di queste particelle sono incorporate nel terreno sottostante, quindi non sorprende che abbiano un effetto così forte sui suoli.
La ricerca ha evidenziato che in tutto il mondo, i muschi immagazzinano 6,4 giga tonnellate di carbonio in più rispetto ai suoli senza copertura vegetale. La perdita di appena il 15% della copertura globale di muschi del suolo equivarrebbe alle emissioni globali di anidride carbonica prodotte da tutti i cambiamenti di uso del suolo nell’arco di un anno, come il disboscamento e il pascolo eccessivo.

Non tutti i muschi sono uguali
I ricercatori hanno anche scoperto che alcuni muschi sono più efficaci di altri nel promuovere la salute del suolo. I muschi più longevi tendono a essere associati a una maggiore quantità di carbonio e a un maggiore controllo degli agenti patogeni del suolo.
La capacità dei muschi di fornire servizi ecosistemici e di sostenere una comunità diversificata di microbi, funghi e invertebrati è risultata più forte nelle località con un’elevata copertura di muschi che formano stuoie e tappeti erbosi come lo Sphagnum (è un genere che comprende all’incirca 380 specie di muschi comunemente detti muschi della torba), ampiamente distribuito nelle foreste boreali.
Il suolo è un enorme serbatoio di patogeni del suolo, ma il suolo sotto i muschi, nello studio presentava una percentuale inferiore di patogeni delle piante. I muschi possono contribuire a ridurre il carico di patogeni nel suolo, questa capacità potrebbe aver avuto origine quando i muschi si sono evoluti come piante terrestri.

Muschi speciali nel deserto
Nei deserti prospera un tipo particolare di muschio. Vivono a lungo (muschi perenni) o muoiono giovani (muschi annuali). I muschi della famiglia delle Pottiaceae sono particolarmente adatti a vivere in condizioni secche e inospitali. Molti muschi hanno strutture specializzate che permettono loro di sopravvivere quando l’acqua scarseggia, tra queste, le foglie a forma di barca con lunghe punte pelose che aiutano a incanalare l’acqua al centro della pianta; alcuni muschi si attorcigliano intorno al fusto per ridurre l’area esposta al sole e conservare l’umidità.
I muschi del deserto proteggono anche il suolo dall’erosione, influenzano la quantità d’acqua che si muove attraverso gli strati superiori e alterano persino le possibilità di sopravvivenza delle piantine; altri muschi hanno speciali cellule che assorbono l’umidità (papille) che si gonfiano e forniscono loro una riserva di umidità quando le condizioni sono secche.
I ricercatori hanno detto che il loro studio globale ha dimostrato che i muschi che formano stuoie e tappeti erbosi, come lo Sphagnum, hanno avuto i maggiori effetti positivi sulla diversità di microbi, funghi e invertebrati e su servizi critici come l’apporto di sostanze nutritive. Rispetto ai muschi a vita breve, i muschi più longevi, prevedibilmente sostengono una maggiore quantità di carbonio nel suolo e controllano meglio i patogeni delle piante.

Proteggere i muschi
Lo studio dei ricercatori ha evidenziato che i muschi, allo stesso modo delle piante vascolari, influenzano importanti processi e funzioni del suolo. I loro effetti possono non essere così forti, ma la loro totale copertura significa che i tipi muschi, sommati in tutto il mondo, potenzialmente sono altrettanto significativi.
I muschi sono sempre più minacciati a livello globale: i disturbi causati dal bestiame, la raccolta eccessiva, il disboscamento dei terreni e persino i cambiamenti climatici sono le maggiori minacce.
I ricercatori hanno detto che abbiamo bisogno di un maggiore riconoscimento dei servizi che i muschi del suolo forniscono a tutta la vita su questo pianeta. Ciò significa una maggiore educazione sui loro benefici, la loro inclusione nei programmi di monitoraggio, l’identificazione e la mitigazione delle principali minacce che devono affrontare.
I muschi del suolo sono ovunque, ma il loro futuro è tutt’altro che sicuro. È probabile che svolgeranno un ruolo sempre più importante con il declino delle piante vascolari, in presenza di climi globali prevedibilmente più caldi, più secchi e più variabili.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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