I nuraghi di Walter: Pausa di riflessione o rimetto il mandato?

Dopo la sconfitta in Sardegna, il Pd si guarda in faccia, Walter Veltroni annuncia: “Per molti sono un problema e io sono pronto ad andarmene per il bene del partito. Il mio mandato è a disposizione”.



 

Pausa di riflessione di Veltroni

 

Quale mandato? Chi ti ha mandato? Qualcuno ce l’ha mandato? (pausa di riflessione) …. Walter è andato!!

E’ andato?!!  – L’interpretazione del saluto è simbolico, praticamente è uno scambio di saluti, Veltroni saluta il suo elettorato, l’elettorato, saluta … Veltroni.
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Il segretario del Pd Walter Veltroni, dopo una breve pausa di riflessione, ha confermato le dimissioni che i vertici del Pd avevano respinto nella mattinata.
 
Riflessione – La leadership di Walter Veltroni non ha portato fortuna né al Pd né al centrosinistra. L’annus horribilis ha fatto registrare per il Pd di Veltroni 5 sconfitte su 5 tornate elettorali.
E’ finita la pausa di riflessione Walter Veltroni dal nurago è tornato …. (per la disperazione di tutto il suo elettorato).
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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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5 thoughts on “I nuraghi di Walter: Pausa di riflessione o rimetto il mandato?

  1. che Veltroni non avesse un carisma necessario per contrastare Berlusconi era evdente da molti mesi,che non riscuote simpatie da pare dei lavoratori di ogni ceto sociale e’ altrettanto notorio,che non sa utilizzare un linguaccio “forte” tale da entusiasmarci e’ altrettanto evidente,la sua politica, troppo buonismo,linea condotta finora senza sostanziali differenze tra le roposte fatte finora,ha commesso l’errore di ignorare quali fossero le sensibilita’ e i bisogni prioritari dell’elettorato che si riconosce con la sinistra, ha furbescamente incluso nel partito(illuso dalle piazze e dalla americanata delle primarie) personaggi che non appartegono per storia cultura e tradizioni della sinistra,(penso alle divergenze e alle polemiche sulla collocazione europea socialista avuto con Rutelli e Marini) ecc.

    la fretta a realizzare un partito a costo di far cadere il governo Prodi, i cittadini lo hanno sfiduciato e’ accaduto in Abruzzo, ora IN Sardegna e se non si dimette prendera’ un’altra “legnata ” alle europee. La strada maestra e’ quello di eleggere Bersani a capo ma basta con la farsa delle primarie, ricucire con tutti i partiti ostili a Berlusconi e i imporre politiche simili al passato dopoguerra con una nuova “ricostruzione” riprendendo di petto la questione meridionale, e mettere nel programma sviluppo e occupazione stabile.

  2. Veltroni è un "politico" strambo e sui generis. Nel Pd, a ben guardare, egli era ossessionato dalla propria mancanza di carisma che, nel raffronto col suo alter ego (il premier), lo ha portato a soffrire di presunzione, a caricarsi di arroganza – senza accertarsi che la Opposizione, dalla parti del Pd, era ed è  a sua immagine e somiglianza -, e a perdere la partita finale. Ora vorrebbe officiare da militante anziano la parte finale della dipartita del suo alter ego.

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