I funghi aprono la strada al rivestimento ignifugo

Il micelio, apparato vegetativo dei funghi formato da un intreccio di filamenti detti ife, tubuli in cui scorre il protoplasma, potrebbe essere una base per una sostenibile protezione antincendio. I ricercatori del RMIT University stanno manipolando chimicamente la sua composizione per sfruttare le sue proprietà ignifughe. Lo studio è stato pubblicato nella rivista Polymer Degradation and Stability.
Tien Huynh, esperto di biotecnologia e micologia ha affermato:
«Il micelio può essere coltivato da rifiuti organici rinnovabili, di solito i funghi si trovano in una forma composita mescolata con materiale di alimentazione residuo, ma abbiamo trovato un metodo per coltivare fogli di micelio puro che possono essere stratificati e ingegnerizzati in diversi usi, dai pannelli piatti per l’industria edile a un materiale simile alla pelle per industria della moda».
Il nuovo metodo per creare fogli di micelio sottilissimi, come la carta da parati, funziona senza polverizzare la rete di filamenti del micelio. I ricercatori del RMIT University hanno utilizzato diverse condizioni di crescita e sostanze chimiche per rendere il materiale sottile, uniforme e, soprattutto, resistente.

Funghi che rendono ignifughi i nostri edifici
I ricercatori sono concentrati sulla creazione di rivestimenti ignifughi di derivazione biologica per edifici per prevenire tragedie come l’incendio della Grenfell Tower, in cui l’incendio mortale è stato accelerato da un componente di rivestimento altamente combustibile.
Everson Kandare, esperto di infiammabilità e proprietà termiche dei biomateriali, coautore della ricerca, ha affermato:
«Il micelio ha un forte potenziale come materiale ignifugo. L’aspetto positivo del micelio è che forma uno strato di carbone termico protettivo quando viene esposto al fuoco o al calore radiante, quanto più a lungo e quanto più alta è la temperatura a cui il carbone di micelio sopravvive, tanto migliore è il suo utilizzo come materiale ignifugo».
Il rivestimento a base di micelio oltre ad essere efficace, può essere prodotto da rifiuti organici rinnovabili e non è dannoso per l’ambiente quando viene bruciato. I pannelli di rivestimento in materiale composito, invece, contengono solitamente materie plastiche che, bruciando, producono fumi tossici e fumo pesante.
Everson Kandare ha aggiunto:
«I ritardanti di fiamma contenenti bromuro, ioduro, fosforo e azoto sono efficaci, ma hanno effetti negativi sulla salute e sull’ambiente. Essi rappresentano un problema per la salute e l’ambiente, in quanto le sostanze cancerogene e le neurotossine che possono fuoriuscire e persistere nell’ambiente danneggiano la vita delle piante e degli animali. Il micelio bioderivato produce acqua e anidride carbonica in modo naturale».

Dare vita alla ricerca
Tien Huynh ha detto:
«La plastica è facile e veloce da produrre, mentre i funghi sono lenti a crescere e relativamente più difficili da produrre su scala, tuttavia, siamo stati contattati dall’industria dei funghi per utilizzare i loro prodotti di scarto incorporati nei funghi. La collaborazione con l’industria dei funghi eliminerebbe la necessità di nuove aziende agricole, producendo al contempo prodotti che soddisfano le esigenze di sicurezza antincendio in modo sostenibile».
I ricercatori attualmente stanno cercando di creare stuoie fungine rinforzate da fibre ingegneristiche per ritardare l’accensione, ridurre l’intensità delle fiamme e migliorare la classifica della sicurezza antincendio.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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