Efficaci vantaggi del blocco della pubblicità su una pagina web

Trevor Timm è il direttore esecutivo di Freedom of the Press Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro che sostiene e difende il giornalismo dedicato alla trasparenza e alla responsabilità. Egli è anche un editorialista del Guardian, dove scrive su privacy, sicurezza nazionale e i media. Riporto alcuni passi del suo interessante articolo sul blocco della pubblicità.

«Mark Thompson Ceo del sito NewYork Times un paio di settimane fa nel suo intervento in una conferenza sulla pubblicità ha suscitato scalpore quando ha dichiarato: “Tutti quelli che rifiutano di contribuire alla creazione di un giornalismo di alta qualità non hanno il diritto di consumarlo. Il NewYorkTimes presto potrebbe impedire l’accesso al sito agli utenti che utilizzano il blocco della pubblicità“.
I dirigenti di giornali come Thompson spesso si concentra esclusivamente sugli svantaggi del blocco degli annunci, nel suo discorso non ha detto una parola sui vantaggi rilevanti della protezione del blocco della pubblicità, che è ironica, perché il suo sito pochi mesi fa attraverso le sue reti pubblicitarie è stato uno tra le diverse organizzazioni di news che ha inoculato il suo ransomware agli utenti – una forma particolare di malware che crittografa il contenuto del tuo computer e ti costringe con i bitcoin a pagare un riscatto per sbloccarlo. I circuiti pubblicitari di numerosi importanti siti di notizie tra cui il Times, BBC e AOL sono stati dirottati da hacker criminali per tentare di installare il ransomware sui computer dei lettori.
Le reti pubblicitarie in precedenza per più anni hanno introdotto il malware sul computer d’inconsapevoli lettori di news, per esempio a gennaio gli annunci pubblicitari di Forbes hanno colpito i lettori, è accaduto subito dopo che la rivista aveva costretto gli utenti a disattivare il software di blocco degli annunci per poter visualizzare 30 Under 30 la sua popolare lista annuale dei 600 migliori giovani imprenditori tra i più influenti e intraprendenti in venti particolari settori.
Il sito Engadget ha segnalato che: “I visitatori immediatamente erano stati colpiti con un pop-up malware, innescato per infettare i loro computer e probabilmente in background rubare le password, i dati personali e le informazioni bancarie“.
Non è la prima volta che questo problema si è manifestato con Forbes e non solo negli Stati Uniti, un paio di mesi fa, quasi ogni sito di notizie principali nei Paesi Bassi attraverso gli annunci pubblicitari ha inoculato malware ai propri utenti.
Si può scommettere che questo problema andrà solo a peggiorare, secondo uno studio del 2015 il malware inoculato da reti pubblicitarie è triplicato tra il febbraio e giugno del 2015. La gente più attende a installare un ad blocker per bloccare la pubblicità, più diventa vulnerabile.
Edward Snowden recentemente ha detto: “Se il provider del servizio non si adopera per proteggere la santità del rapporto tra il lettore e l’editore, avete non solo un diritto ma un dovere di prendere ogni misura per proteggervi“.
Il blocco della pubblicità ha i suoi benefici impedisce al computer di essere dirottato da criminali, previene lo spionaggio di società anonime, non solo, in alcuni casi dimezza del 50% i tempi di caricamento del sito Web, come pure significativamente riduce l’utilizzo dei dati e aumenta la durata della batteria dello smartphone».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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