Dove vivono gli alcolisti?

La Russia, si è trovata in una situazione difficile, quando il mondo ha visto la dissoluzione dell’Unione Sovietica. La situazione attuale rispetto al 1991, è peggiorata, il numero d’alcolisti è triplicato. Le statistiche mostrano che in Russia, il consumo medio di una persona, è di circa 34 litri di vodka l’anno.
Gennadi Onichenko, capo ispettore sanitario della Russia, nella sua relazione ha evidenziato che in questo periodo la nazione si trova di fronte ad un grave problema, in Russia, nel 2005, sono stati registrati circa 2.348.567 alcolisti. Oltre a bere vodka e birra, gli alcolisti russi consumano sostanze liquide di dubbia provenienza, comprese profumi e vodka fatta in casa.
Alexander Nemtsov, esperto psichiatrico presso l’istituto di Mosca, ha detto al giornale russo “Isvestiya” che in Russia, un morto su tre, ha un collegamento diretto o indiretto con il consumo d’alcol.
Alcune percentuali: Il 72% di tutti gli omicidi è scatenato dall’alcol; il 42% riguarda i suicidi, il 52,6% rientra nella categoria degli incidenti traumatici.
In conclusione – ha evidenziato Alexander Nemtsov -, l’alcol ha aiutato la Russia ad eliminare dalle 500.000 alle 750.000 persone.
Alexey Christyakov, responsabile del “Alco-Med Centre” di Mosca, spiega che il motivo principale della Russia, riguardo all’enorme numero d’alcolisti è che il paese, sin dalla rivoluzione russa, ha attraversato eventi molto duri.
La situazione attuale non migliora, tante persone finiscono sul lastrico, perdono le loro case e non sono più in grado di trovare un nuovo rifugio.
Aggiungo, al termine di questa lettura, visti i numeri del fenomeno, che per 2,3 milioni di russi, l’unico rifugio certo è l’alcol.
Liberamente tradotto da Infoniac
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