Diritti degli animali – A Haryana (India), il lavoro degli asini è pagato più di quello degli uomini

Gli attivisti per i diritti degli animali hanno ottenuto una gran vittoria dopo aver sostenuto per anni la causa per questi animali da soma, spesso abusati. Hanno sorriso quando hanno visto la loro richiesta – considerata assurda -, andare nella giusta direzione.

asinoIn India, nel distretto di Haryana, l’ufficio del vice commissario ha finalmente riconosciuto i diritti  degli asini, per l’anno 2010-2011, ha migliorato il tasso di retribuzione lavorativa per queste creature, costrette a sopportare una difficile routine quotidiana, senza poter lottare per i loro diritti.
A Panchkula, Haryana in India, il vento è cambiato, la bestia da soma tanto fustigata, ora è pagata 250 rupie il giorno (poco più di 5,50 dollari USA), retribuzione migliore di quella che molti impiegati statali guadagnano con il contratto governativo.
Interessati al confronto, variegati profili professionali, tra questi il Patwari (commercialista del villaggio), funzionario governativo, cura le entrate dello Stato, guadagna 220 rupie il giorno.
La situazione è triste anche per le guardie di sicurezza, operatori informatici, guardiani, giardinieri e persino gli infermieri, lavoratori, pagati meno di un asino o un mulo: un infermiere di solito è pagato circa 210 rupie il giorno, le guardie di sicurezza, giardinieri e operatori informatici guadagnano circa 200 rupie il giorno.
L’asino, almeno a Haryana, ora è preso in considerazione, anche se non vi sono indicazioni che il suo lavoro quotidiano sarà in alcun modo alleggerito.
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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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