Un gruppo di uomini afghani vestiti in burqa azzurro avvolti dalla testa ai piedi ha sfilato per le strade di Kabul per richiamare l’attenzione ai diritti delle donne. I circa venti attivisti agitavano striscioni con slogan come “Il dolore delle donne è il nostro dolore, la parità è il nostro slogan” e “Diciamo no a ogni forma di violenza“.
Il burqa integrale è diventato un simbolo di oppressione negli anni ’90 durante la mano pesante del regime talebano, quando le donne erano costrette a indossarlo in pubblico, obbligo abolito nel 2001 con l’invasione guidata dagli Stati Uniti, ma che continua a imperversare nel paese.
I gruppi di controllo in Afghanistan avvertono che con il calo d’interesse internazionale, il paese sta cominciando a ripristinare le cattive abitudini sui progressi compiuti verso la libertà delle donne negli ultimi dieci anni. Human Rights Watch (un’organizzazione internazionale indipendente, difende i diritti delle persone in tutto il mondo), riferisce che le donne in Afghanistan sono soggette a subire un aumento di violenze e abusi.
La marcia del gruppo di uomini afghani è stata organizzata per celebrare domenica 8 marzo la Giornata Internazionale della donna.