VPN di Unplugged ancora di salvezza per la privacy nei paesi repressi

La libertà di informazione e di comunicazione è da tempo considerata un diritto umano inalienabile, secondo la Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite, ma nei quasi 75 anni trascorsi dall’adozione della dichiarazione da parte delle Nazioni Unite, i regimi di tutto il mondo continuano a violare e limitare queste due pietre miliari della libertà civile e della società democratica. I regimi repressivi dal blocco dei servizi di social media alla restrizione dei canali di comunicazione, sfruttano il loro potere per reprimere il dissenso e interrompere i contatti con il mondo esterno.
Oggi, più di 57 Paesi o territori sono considerati “non liberi”, secondo il rapporto Freedom House 2023 Freedom in the World. Tra gli altri fattori chiave che creano questa distinzione, Freedom House indica una grave mancanza di libertà politiche e civili in ognuna di queste nazioni, compresi livelli da moderati a estremi di sorveglianza di Internet e di limitazione delle comunicazioni digitali.
Unplugged, la società che si dedica a portare la vera privacy e la sicurezza nelle comunicazioni quotidiane dei consumatori, è stata contattata da un’anonima ONG internazionale per sottoscrivere un accordo da 2,5 milioni di dollari per avere in licenza la sua tecnologia VPN mobile per le  popolazioni vulnerabili in diversi Paesi.
È stato evidenziato che a causa del delicato clima geopolitico e della situazione a livello locale in alcuni Paesi, al momento non è possibile rivelare il nome della ONG e le località in cui opera.
L’ONG grazie all’accordo, ora può fornire gratuitamente l’accesso VPN alimentato dalla tecnologia di base di Unplugged a centinaia di migliaia di persone vulnerabili, consentendo loro di aggirare le restrizioni ed evitare i mandati di sorveglianza stabiliti nei loro Paesi, ciò include tutto, dalle app di messaggistica che consentono ai cittadini di connettersi con i familiari all’estero, alle reti di social media che sono state vietate in alcuni territori per bloccare le informazioni esterne.
Ryan Paterson, Presidente di Unplugged ha affermato:
«Fornire comunicazioni solide, sicure e private è la chiave della nostra missione a Unplugged. Ci sono persone in tutto il mondo che non possono permettersi soluzioni tecniche avanzate per la privacy, siamo entusiasti di collaborare con grandi partner per contribuire a colmare questo divario».
Grazie a questa partnership, Unplugged contribuisce a portare avanti la lotta per l’accesso universale alla comunicazione, all’espressione e alla privacy. Oltre ad aiutare le popolazioni locali, il programma VPN consente agli operatori umanitari di servizi critici, come medici e avvocati, di avere libero accesso ai canali di comunicazione e alle notizie.
La VPN sebbene sia solo una parte dell’App Suite di Unplugged, incentrata sulla privacy, fornisce l’infrastruttura più importante per dare potere all’informazione libera e ai percorsi di comunicazione aperti. Contribuisce a rimettere il potere nelle mani dell’utente, abbattendo le barriere delle politiche di regime oppressive e dei quadri comunicativi austeri.
Il programma VPN è inoltre in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, diciassette obiettivi globali interconnessi che formano un progetto collettivo per la pace e la prosperità. La sua partecipazione a questo progetto mira a contribuire alla risoluzione dell’obiettivo numero sedici, che prevede passi avanti per la creazione di pace, giustizia e istituzioni forti. La collaborazione con una ONG dimostra la forza del settore privato che collabora con gli sforzi umanitari per rafforzare i pilastri della comunicazione e dell’informazione.

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About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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