Prelievo forzoso in Italia e la delocalizzazione dei capitali

Prelievo forzoso in Italia e la delocalizzazione dei capitali

I risparmiatori italiani, in questo scenario di grave crisi economica hanno molti dubbi, su quale conto corrente possa essere più sicuro e conveniente, o su dove investire i propri capitali o se trasferire e aprire un conto deposito in Svizzera, ma soprattutto sono preoccupati per la minaccia o la realtà del prelievo forzoso in Italia, per il salvataggio delle banche della Spagna, l’economista Benetazzo, dal suo sito ha analizzato la situazione e trovato delle soluzioni, contro il possibile prelievo forzoso che potrebbe essere effettuato entro 6-8 settimane in Italia.

Forse lo stallo politico, nello scenario economico drammatico che stiamo vivendo, potrebbe essere stato programmato a tavolino, forse per spostare l’attenzione degli italiani su altri problemi, e per far dimenticare la minaccia incombente del prelievo forzoso previsto tra circa due mesi, per 5 milioni di italiani che: “Detengono depositi e giacenze bancarie superiori a euro 100.000” .

Nonostante le smentite di Unicredit, sulla disponibilità al prelievo forzoso per il Fondo Salva Stati Membri dei Paesi Ue, dopo l’Unione Bancaria dei Paesi dell’Europa, ovvero dal divieto di espatrio di capitali, per contrastare l’evasione fiscale, e dopo le dichiarazioni di qualche giorno fa dei “5 saggi” della Germania e della cancelleria tedesca Merkel, del progetto della nuova patrimoniale, ovvero avrebbero tassare ulteriormente i patrimoni immobiliari e le ricchezze effettive di cittadini, la preoccupazione diventa una realtà, infatti secondo l’economista mancherebbero meno di 2 mesi al tanto temuto e odiato prelievo forzoso in Italia.

Lo scopo del prelievo forzoso, per il salvataggio degli Stati Membri in difficoltà, con il Fondo Salva Stati Ue, in realtà servirebbe soltanto a fermare l’emorragia economica, ormai a uno stadio avanzato, che dilaga in molti Paesi Ue, inoltre non fa altro che aumentare l’uscita dei capitali nazionali italiani, i quali, come scrive l’economista sul suo sito, vengono trasferiti e de localizzati.

Ma come si possono de localizzare i propri capitali e risparmi, se la Ue ha in programma l’Unione Bancaria Ue, i pagamenti tracciabili, il Fondo Salva Stati, e la rimessione del debito? Dalle conclusioni dell’economista, che sta lavorando da Londra, insieme ad altri tecnici finanziari, arriva una soluzione attraverso la creazione di un Fondo di investimento di diritto maltese, a marchio Deltoro Holding, che avrà come obiettivo principale la gestione della volatilità, l’immunizzazione fiscale e patrimoniale, la sterilizzazione dei rischi sistemici e la delocalizzazione degli assets detenuti in portafoglio.

FONTE

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