Nutrizione digitale: come il consumo di social media influisce sulla nostra dieta mentale

Il termine “Nutrizione digitale” è stato coniato da una psicologa di Sydney, Jocelyn Brewer, per descrivere l’impatto delle abitudini sui social media sul nostro benessere mentale, e fornire una guida per sviluppare sane abitudini digitali e migliorare il nostro benessere digitale.

Le abitudini sui social media che impatto hanno sul benessere mentale?
Le ricerche che hanno analizzato l’effetto dell’uso dei social media sul benessere mentale, hanno prodotto risultati contrastanti, mentre alcuni studi hanno chiaramente menzionato i potenziali effetti dannosi per la salute delle piattaforme digitali, altri ne hanno evidenziato gli effetti positivi.
Le conseguenze dell’uso dei social media sulla salute mentale, dipendono soprattutto dal tipo di contenuti e dal tempo trascorso sulle varie piattaforme di social media. Un’esperienza di cyberbullismo o l’esposizione a contenuti violenti, sessuali e di odio, possono certamente avere gravi impatti negativi sulla salute mentale, soprattutto tra bambini, adolescenti e giovani adulti; al contrario, le connessioni sociali ed emotive sviluppate attraverso le piattaforme online, potenzialmente possono migliorare la salute mentale delle comunità di minoranza che spesso sperimentano disparità sanitarie e condizioni di salute croniche.
La crescente raccolta di dati indica che le persone che si confrontano online con immagini migliorate digitalmente, o che confrontano la loro popolarità sui social media con quella degli altri, hanno maggiori probabilità di subire conseguenze negative sulla salute mentale, come ansia e depressione.
È stato riscontrato allo stesso modo che l’uso dei social media, scatena preoccupazioni relative all’immagine corporea e aumenta il rischio di malattie psichiatriche mortali, come i disturbi alimentari; al contrario, è stato osservato che alcune esperienze positive sui social media, come avere una conversazione online con qualcuno durante le ore di solitudine o creare reti sociali sane, sono associate alla felicità, alla salute fisica e mentale, al carattere, alle relazioni sociali strette e alla stabilità finanziaria.
I dati per quanto riguarda l’impatto del tempo trascorso sui social media, indicano che un’esposizione online di circa 1-2 ore il giorno potrebbe giovare a bambini e adolescenti. Tuttavia, gli effetti negativi sono più probabili nei casi in cui l’uso dei social media mette in ombra altre attività che promuovono il benessere, come l’esercizio fisico, il sonno e le attività sociali offline. Pertanto, per un uso più sicuro dei social media, è importante fornire ai bambini e ai loro familiari informazioni scientifiche chiare sulle conseguenze positive e negative del loro utilizzo.
Il doomscrolling è un’area di ricerca relativamente nuova nel campo della salute mentale, definisce l’abitudine degli utenti dei social media di scrollare senza sosta per cercare ossessivamente informazioni deprimenti e negative; un forte aumento dell’abitudine al doomscrolling è stato osservato tra gli utenti dei social media durante la più recente pandemia di coronavirus 2019 (COVID-19). La natura sconosciuta della pandemia potrebbe aver istigato le persone a ottenere tutte le informazioni possibili sulla malattia tramite internet e i social media, che sono per lo più notizie negative.
L’alimentazione costante del cervello con notizie negative può aumentare significativamente il rischio di ansia, paura, stress e depressione. Lo scrolling continuo può anche disturbare il ciclo del sonno e prosciugare le energie, a livello fisiologico, lo scrolling continuo è associato a un costante apporto al cervello di ormoni dello stress come il cortisolo. Livelli persistentemente elevati di ormoni dello stress possono esaurire il cervello e il corpo, portando a problemi di salute fisica e mentale.

Strategie per una vita digitale equilibrata
Il primo passo per migliorare il benessere digitale è capire il modello e la frequenza della pratica digitale, sono disponibili diverse applicazioni per lo screentime (tempo trascorso guardando la televisione, giocando a un videogioco o utilizzando un dispositivo elettronico dotato di schermo come uno smartphone o un tablet) che possono essere utilizzate per impostare un limite di tempo per monitorare il periodo trascorso sulle varie piattaforme digitali.
È importante limitare le abitudini digitali a periodi di tempo specifici e più appropriati, così come sentire o osservare le sensazioni generate nel corpo in risposta ai diversi contenuti digitali o dei social media, se una persona presta consapevolmente più attenzione alle notizie negative, è più probabile che il corpo stia inviando segnali per motivarla a frenare. Pertanto, una persona dovrebbe essere consapevole di come un particolare contenuto influenzi i suoi sentimenti mentre scrolla senza sosta.
Lo scrolling compulsivo sulle piattaforme digitali è un’altra pratica scorretta che può potenzialmente compromettere il benessere digitale, spesso le persone passano il tempo sui social media o su altre piattaforme digitali senza nemmeno pensarci troppo. L’arresto del pensiero è un’utile tecnica cognitivo-comportamentale che si usa di solito per fermare i pensieri ossessivi o ansiosi, questa tecnica potrebbe essere utile per evitare lo scrolling compulsivo.
Le abitudini digitali se stanno disturbando il benessere mentale, è fondamentale disconnettersi dal tempo trascorso davanti allo schermo con un movimento consapevole. L’esercizio di respirazione e la meditazione possono essere utili per evitare la distrazione digitale e per rilassare e rinfrescare la mente dai pensieri negativi. L’esercizio fisico aiuta anche ad aumentare il livello cerebrale di serotonina, un neurotrasmettitore che migliora l’umore.
I bambini e gli adolescenti sono più facilmente influenzabili dai contenuti dei media digitali e sociali. La strategia efficace per evitare l’impatto negativo sulla salute mentale di bambini e adolescenti, potrebbe essere quella di fornire ai genitori e agli insegnanti una guida su come funzionano i social media, e su come dovrebbero essere percepite le loro attività.
I genitori quando si tratta di utilizzare i social media, dovrebbero anche fornire un ambiente sicuro ed empatico ai loro figli, dovrebbero coinvolgerli in attività extrascolastiche alternative per mantenere un equilibrio tra la vita online e offline; un’altra strategia fondamentale è quella di tenere sotto controllo i contenuti a cui i bambini sono esposti quotidianamente. È importante promuovere contenuti educativi, ispirativi o divertenti e ridurre al minimo i contenuti negativi per i bambini.

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About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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