La melatonina non aiuta solo a dormire, può mantenere freschi frutta e verdura

Gli scienziati dell’orticoltura della Edith Cowan University (ECU) nell’ultimo anno, in tutto il mondo, hanno fatto ricerche per valutare i benefici dell’applicazione della melatonina su frutta e verdura, per aiutare a mantenere questi alimenti altamente deperibili più freschi per lungo tempo. Lo studio è stato pubblicato nella rivista Food Reviews International.
Zora Singh ha diretto la ricerca (è professore di scienze orticole della Fondazione presso la School of Science con una notevole esperienza nella tecnologia di produzione e nella fisiologia post-raccolta di prodotti orticoli freschi), ha affermato:
«Fino al 44% dei prodotti orticoli freschi viene perso dalla fattoria al consumo, il “danno da freddo” gioca un ruolo chiave nelle perdite post-raccolta. Spesso si osservano maturazioni anomale, macchie infossate, denocciolature, indurimento della polpa e imbrunimento della buccia e della polpa nei frutti conservati a freddo, mentre l’imbrunimento dei tessuti, la traslucenza e le lesioni da immersione in acqua negli ortaggi sono ciò che chiamiamo danno da freddo. La temperatura media di conservazione per frutta e verdura subtropicali di solito varia da 4 a 8°C, mentre 10-20°C è la temperatura ottimale per evitare danni da freddo nei prodotti orticoli tropicali».
Zora Singh e il suo team sostengono che la maggior parte delle ricerche indicano la melatonina come uno dei modi migliori per prevenire o ridurre gli effetti dei danni da raffreddamento su frutta e verdura conservata al freddo.
Shoaib Shah componente del team di ricerca di Zora Singh ha affermato:
«La melatonina è un ormone prodotto in modo del tutto naturale dal nostro organismo per regolare il ritmo del sonno, è utile anche per ridurre i sintomi dei danni da raffreddamento, mantenendo livelli più elevati di antiossidanti e la freschezza dei prodotti orticoli. La melatonina è un’alternativa sicura ai trattamenti chimici pericolosi, senza effetti negativi sulla salute dei consumatori».

Sicurezza alimentare globale: la sfida
La sicurezza alimentare in tutto il mondo è un problema crescente, con perdite di cibo che aumentano ogni anno.

– Il 13,2% del cibo, per un valore di 400 miliardi di dollari, viene perso ogni anno tra il raccolto e il mercato al dettaglio (FAO 2019).
– Il 17% della produzione alimentare viene sprecato nelle famiglie, nei servizi alimentari e nella vendita al dettaglio (UNEP 2020).
– La perdita e lo spreco di cibo sono responsabili di circa l’8-10% delle emissioni globali di gas serra (UNEP 2021).
– La produzione di prodotti freschi, come la frutta, è in calo a causa della riduzione dei terreni agricoli, della minore disponibilità di acqua, dei cambiamenti climatici e del degrado del suolo.

I danni da raffreddamento sono un altro fattore significativo che contribuisce a questo declino, con il risultato che il 44% di frutta e verdura non è adatto al consumo umano a livello globale.
I frutti tropicali e subtropicali sono i più a rischio, in quanto altamente deperibili, mentre frutti come le mele possono essere conservati fino a nove mesi, i frutti di bosco possono essere tenuti in frigorifero solo per sette – dodici giorni.
Shoaib Shah ha aggiunto:
«Quando si tratta di cereali e altri prodotti destinati al raccolto, sono più resistenti rispetto ai prodotti orticoli freschi. La frutta e la verdura non sono solo difficili da coltivare, ma anche da conservare e questa è una crisi che colpisce le nazioni di tutto il mondo, quindi dobbiamo trovare una soluzione per continuare a produrre cibo dalla terra in modo sostenibile».

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About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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