La firma nucleare di Fukushima trovata nel vino californiano

Gli Stati Uniti, l’Unione Sovietica e altri nel corso degli anni ’50 hanno testato le armi termonucleari nell’atmosfera terrestre. Tali test hanno rilasciato nell’aria grandi quantità di materiale radioattivo, generando il timore che le reazioni nucleari potessero incendiare il deuterio negli oceani, distruggendo così il pianeta in un accidentale catastrofico incendio.
I test nell’atmosfera terrestre si finirono nel 1980, quando la Cina terminò il suo programma, ma il processo ha lasciato una firma nucleare di lunga durata sul pianeta, una delle firme più evidenti è il cesio-137, un sottoprodotto radioattivo della fissione dell’uranio-235.
Il cesio 137 dopo l’immissione nell’atmosfera si è diffuso in tutto il mondo lasciando tracce anche nei prodotti alimentari. Philippe Hubert farmacologo francese nel 2001 scoprì di poter utilizzare questa firma per valutare la datazione del vino senza aprire la bottiglia. La tecnica divenne immediatamente un’arma utile nella lotta contro le frodi di vini giovani etichettati come vecchie annate per gonfiare il loro prezzo. Tale frode può essere individuata da vari tipi di analisi chimiche e isotopiche, ma solo dopo che la bottiglia di vino è stata aperta, ciò distrugge il suo valore commerciale.
Il cesio-137, d’altra parte, consente test non invasivi perché è radioattivo. Produce raggi gamma distintivi in proporzione alla quantità di isotopi presenti. La datazione del vino è un semplice processo per abbinare la quantità di cesio-137 alle registrazioni atmosferiche dal momento in cui il vino è stato prodotto. Ciò rivela rapidamente qualsiasi frode. In effetti, se non c’è il cesio 137, il vino dovrebbe risalire a dopo il 1980.
Il disastro di Chernobyl nel 1986 ha colpito gran parte dell’Europa e altre zone del mondo, la nube radioattiva ha nuovamente aumentato i livelli atmosferici di cesio-137. Philippe Hubert e i suoi colleghi l’hanno riscontrato nei loro dati sui vini.

E’ possibile vedere gli effetti del disastro nucleare di Fukushima sui vini california-ni prodotti all’epoca?
Philippe Hubert e alcuni colleghi hanno fornito la risposta:
«Nel gennaio 2017, abbiamo analizzato una serie di vini californiani (Cabernet Sauvignon) annata 2009 – 2012, questo set di vini fornisce il test perfetto. Il disastro di Fukushima si è verificato l’11 marzo 2011. I vini prodotti prima di tale data devono essere privi di effetti, mentre quelli prodotti dopo tale data non lo sono».
Il team ha iniziato il suo studio con la misurazione convenzionale dei livelli di cesio-137 nelle bottiglie chiuse, è stato in grado di eseguire test più sensibili aprendo il vino e riducendolo in cenere per evaporazione. Ciò comporta il riscaldamento del vino a 100 gradi Celsius per un’ora e poi l’aumento della temperatura a 500 gradi Celsius per otto ore. In questo modo, una bottiglia standard di vino da 750 ml produce circa quattro grammi di cenere. Le ceneri sono state poi poste in un rivelatore di raggi gamma per cercare segni di cesio-137.
Philippe Hubert e i suoi colleghi con questo metodo hanno trovato nel vino prodotto dopo il 2011 quantità misurabile di cesio 137 sopra i livelli minimi. Probabilmente non sarà molto utile per l’individuazione di frodi nel vino prodotto in California, i livelli di cesio-137 sono appena rilevabili.
Il risultato dimostra che i disastri nucleari molto tempo dopo possono generare conseguenze inaspettate.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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