Impossibile vedere all’interno della centrale nucleare di Fukushima, tutti i robot continuano a morire

Tepco, la società di servizi che ha il compito di sorvegliare la pulizia e il trattamento dei rifiuti nell’ex centrale nucleare Fukushima Daiichi, ha subìto un nuovo intoppo. Il mese scorso, sono emersi nuovi dati sul Reattore 2, il suo interno è molto più radioattivo di quanto in precedenza misurato.
Tepco stava lavorando con un nuovo robot in grado di gestire fino a 73 sievert di radiazioni (unità di misura degli effetti delle radiazioni sulle cellule del corpo umano), ma il livello misurato di 530 sievert ha superato di gran lunga quella tolleranza. Ha ammesso che il ripetuto fallimento dei robot sta ostacolando il suo piano per analizzare il fondo del reattore, e trovare circa 600 tonnellate di carburante e detriti che possono essere stati versati fuori e finiti nel sottostante rivestimento di cemento. Ha detto:
«I tentativi iniziali di vedere nel reattore 2 tramite sonda robotizzata sono tutti falliti. Siamo stati in grado di stimare solo i livelli di contaminazione controllando la quantità d’interferenza nel feed video del robot».
Il nuovo robot maggiormente schermato costruito da Toshiba con lo scopo di dare a Tepco una migliore capacità di rilevare i danni al reattore, è morto prima del previsto, ora è in stallo a tre metri dalla griglia che doveva ispezionare.
Naohiro Masuda, capo decontaminazione e smantellamento della centrale di Fukushima Daiichi, sulla scia di questa battuta d’arresto, ha detto:
«Possiamo solo immaginare di esaminare il fondo del nucleo e come sono sparsi i residui di combustibile fuso».
I robot stanno morendo nei reattori di Fukushima, l’ultimo fallimento è il più grave. Il nuovo robot Toshiba aveva lo scopo di risolvere questo problema, rileva quanti problemi avrà Tepco per migliorarlo.

Perché la radiazione è così nociva per i robot?
La radiazione produce effetti diversi sui robot più di quanto non faccia sulle persone. Gli effetti esatti variano secondo il tipo di radiazione (alfa, beta, gamma) e la composizione della sostanza inorganica. La radiazione ha la nota tendenza di interferire o distruggere l’elettronica. I raggi gamma agiscono sul fragile cablaggio, un vero problema quando si tenta di costruire un robot mobile. Possono essere danneggiati i circuiti elettronici (dipende dal tipo di radiazione e dei materiali utilizzati per la costruzione dei componenti). Tepco e Toshiba presumibilmente hanno già scelto di costruire il loro robot con chip resistenti alle radiazioni e le parti vitali schermate come meglio potevano (per maggiori informazioni sul tema vedere l’articolo su Wikipedia).
Non c’è un modo pratico per proteggere gli esseri umani dalla quantità di radiazioni uscita fuori del reattore 2 di Fukushima Daiichi, i robot esistenti non funzionano bene, nonostante una minima parte di componenti elettroniche; una schermatura più pesante potrebbe essere estremamente difficile e costosa da sviluppare.
In conclusione Tepco continua a dire che entro il 2021 potrà iniziare a bonificare il sito, nel campo della robotica richiederà enormi investimenti per creare nuovi modelli con l’hardware in grado di non morire nel giro di pochi minuti.
I suoi robot solo per svolgere indagini al sito continuano a morire, in concreto come farà a mettere in campo quelli che dovranno essere in grado di tagliare in blocchi per recuperare il combustibile nucleare che si è fuso nel calcestruzzo?

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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