E’ entrata in vigore in California la legge che permetterà ai malati in fase terminale di ricorrere all’eutanasia con l’assistenza di un medico. E’ il quinto stato degli Stati Uniti ad approvare la legge dopo Washington, Oregon, Montana e Vermont.
La legge dove è legale la morte medicalmente assistita riguarda solo persone in pieno possesso delle proprie capacità mentali, non chi ha problemi di depressione o è incapace d’intendere. La legge nella maggior parte dei casi prevede anche da parte delle compagnie di assicurazione, il pagamento per il trattamento.
Dave Jones Commissario di Assicurazione della California ha detto:
«I malati terminali in California che ricorreranno all’eutanasia, non dovranno più preoccuparsi di perdere le rendite sulle loro assicurazioni sanitarie e polizze sulla vita. Molti dei servizi di assistenza sanitaria richiesti dai malati terminali con la nuova legge sono considerati servizi di assistenza sanitaria di base inseriti nelle assicurazioni sanitarie».
Il dott. Neil Wenger del Centro Etico della Salute presso l’Università della California a Los Angeles, intervistato da Los Angeles Times, ha detto:
«I nostri medici non sono entusiasti della legge sull’eutanasia, fino ad oggi abbiamo sempre detto che non avremo mai accelerato una morte, improvvisamente questa linea luminosa non è così brillante. Il giuramento di Ippocrate non solo dice che i medici non dovrebbero danneggiare i pazienti, vieta specificamente di fornire il veleno per uccidere i pazienti che hanno in cura.
Molti medici in California, legalmente ora possono aiutare i pazienti a morire, io per principi etici non ho intenzione di farlo».
Farmaci per l’eutanasia coperti dalle assicurazioni sanitarie
Dave Jones Commissario di Assicurazione della California ha aggiunto:
«Sono convinto che i pazienti determinati a morire saranno in grado di farlo. La legge vigente prevede la copertura dell’assicurazione sanitaria per tutti i farmaci da prescrizione ambulatoriale approvati dalla FDA, quindi mi aspetto che molte polizze di assicurazione sanitaria copriranno le spese per i farmaci che i medici possono prescrivere ai pazienti per aiutarli a morire. Prima della legge ho avuto esperienza diretta nella cura di mio nonno malato terminale, soffriva di cancro, voleva morire ma non è stato in grado di farlo.
Con la nuova legge, se un californiano malato terminale, che soddisfa i criteri di legge, sceglie di prendere il farmaco per terminare la propria vita, è chiaro che non si tratta di un suicidio.
In conclusione la legge non richiede ai medici di fornire a richiesta un servizio di buona morte, molti non hanno intenzione di farlo. Gli esperti di servizi sociali sostengono che, le cure palliative di fine vita, correttamente somministrate, possono aiutare i pazienti a raggiungere una morte dignitosa e senza dolore».