«E´ inammissibile che qualcuno blocchi porti ed aeroporti: nei confronti dei tassisti adesso occorrono interventi dell´autorità con provvedimenti che consentano il funzionamento del servizio», osserva Daniele Capezzone, presidente della commissione Attività produttive della Camera che ieri è arrivato a Genova per presentare l´appello sulle liberalizzazioni "e per uno statuto degli outsider".
«Un conto è il diritto di sciopero – ha detto – un altro è un abuso che impedisce ai cittadini di spostarsi.
Sono un utente dei taxi, anche perché non ho la patente, e agli amici tassisti spiego che non è giusto l´uso dello sciopero selvaggio, che è un abuso e una prepotenza inammissibile».
Capezzone ha poi annunciato che insieme all´istituto Bruno Leoni lunedì presenterà in Parlamento una proposta che farà piacere ai tassisti e risolverà la situazione. Si tratta di questo: «regaliamo una licenza a chi già ne ha una con la libertà di venderla, al prezzo che crede, di regalarla (al figlio, alla moglie), di trattenerla – provando così a limitare il mercato. Il tassista diventa protagonista, non vittima, della liberalizzazione. Sceglie e incassa lui: non il Comune. Intanto si tagliano i costi amministrativi. E’ semplice, addirittura banale. Prendere o lasciare».
2 thoughts on “Sciopero taxi: Capezzone ha l'asso nella manica, regalare una licenza ai tassinari”
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
mica scemo. o forse si?
saluti
Gente che non conosce nulla delle attività altrui ma si permette di sentenziare!!!!!
Il doppio dei taxi, in Italia senza intervenire sui costi di gestione è la rovina totale della cattegoria.
Perchè nessuno dice che in Italia il tassista non può detrarre l’IVA sulla propria attività?
Che paga il carburante all prezzo di costo?
Che il traffico è deleterio non solo per i taxi, ma anche per la salute?
Siamo l’anello più debole della catena e tutti si acaniscono contro i tassisti, ma nessuno tocca le vere lobby: petrolieri. case automobilistiche ecc.