La Repubblica delle banane

L’Italia vista dal satellite ha forma allungata, leggermente ricurva, giallognola con maculazioni color ruggine che si estendono da punta a punta lungo tutta la sua longitudine e latitudine. L’Italia vista così è proprio il Paese delle banane.
Hanno lavorato finemente per arrivare a questa forma perfetta: corruzione, mafia, conflitto d’interessi, promesse di lavoro non mantenute, leggi stravolte a uso e consumo personale.
L’Italia è questa ma finirà come le belle favole: un giorno qualcuno scoprirà l’importanza delle banane e tutto questo marciume che la ricopre si trasformerà in oro e potrà essere sfruttato per produrre carburante alternativo al petrolio.
E fu così che il paese delle banane, non più corrotto, diventò veramente ricco e famoso.

Per approfondire la favola delle banane

da Giornale Tecnologico
Il diesel si ricava dalle banane – Una valida alternative al petrolio

Il prezzo del petrolio è arrivato ormai ai massimi storici. In tanti si domandano cosa succederà con il passare del tempo, altri, forse più pessimisti, hanno già la certezza non ci saranno particolari novità se non un aggravamento della situazione e per questo si danno da fare per trovare una valida alternativa ai carburanti tradizionali. C’è chi ha puntato tutto sul biodiesel, ottenuto dalla lavorazione dei semi di soia e chi, invece, sfrutta la sovrapproduzione di alcune tipologie di frutta come ad esempio arance e banane.

Secondo gli esperti, infatti, è possibile produrre grandi quantità di carburante sfruttando la naturale decomposizione della frutta e non si tratta soltanto di teorie. In Australia, ad esempio, una ricerca promossa dal Consiglio dei coltivatori di banane (Abgc) e condotta da un gruppo di ricercatori dell’università del Queensland, ha permesso di capire le effettive possibilità offerte dall’utilizzo dei frutti troppo maturi per essere commercializzati.

Il prossimo passo, stando a quanto spiegato dagli esperti, è costruire un impianto prototipo capace, almeno inizialmente, di trattare 6.000 tonnellate di banane di scarto all’anno e di ricavarne energia equivalente a 222 mila litri di carburante diesel. Nulla in confronto alle esigenze del Paese ma se si pensa che in Australia, ogni anno, si hanno a disposizione qualcosa come 315 mila tonnellate di banane non in grado di raggiunge gli standard di mercato la cosa si fa molto più interessante.

"Uno dei principali obiettivi dello studio scientifico – ha spiegato Tony Heidrich, presidente della Abgc – era di vedere se la quantità di scarti disponibile fosse sufficiente, e se la produzione di carburante sarebbe stata commercialmente fattibile, e le risposte sono state positive”.

"Gli scarti delle banane trasformate in biocarburante – ha aggiunto – sono inoltre attraenti come fonte di energia perché sono estremamente omogenei, sono disponibili in alta concertazione in un’area geografica ristretta e sono totalmente biodegradabili. Quindi i residui si potranno utilizzare come fertilizzanti. La tecnologia esiste, si tratta solo di applicarla economicamente alle banane".

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About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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29 thoughts on “

  1. volevo lasciarti un messaggio audio, ma patch mi boicotta….. telefonare???!!!??? TE LO SCORDI. allora baci virtuali

  2. com’era? Ah si:

    quando la mer*a avra’ valore i poveri nasceranno senza cu*o, figurati le banane…

  3. non apro il “continua a leggere” perchè da qui è un’agonia… la linea… uffff… Ti lascio un bacio e torno domani per l’approfondimento.

  4. ok, allora mi porto avanti con il lavoro, vado in qualche repubblica scalcinata del centro america, compero qualche migliaio di ettari di banani per qualche dollaro e poi farò lo sceicco con i bananodollari (o come si chiameranno i petroldollari?)

    Vabbè intanto vado in bici e pedalo perchè con quello che costa il gasolio almeno risparmio sulla palestra!

    Ciao

  5. Io adoro le mele, le banane mi sono indigeste!

    Ah…la révolution française….

    A bientôt pattpatt

    Cla

  6. non farmi reoccupare per l’africa più di quanto non lo sia già….

    ..manca solo che questa storia delle banane sia vera, vedrai che corsa al continente nero…

  7. Mi inchino alla bontà delle banane, che mi piacciono troppo, e voglio rassicurarle sul fatto che la sciagurata somiglianza con il nostro “stato” non diminuirà il mio rispetto e la mia stima per tale meraviglioso frutto. Ciao! harmonia

  8. OOT ma tu non ci vieni stasera al blograduno romano? 🙁

    rbc.splinder.com

  9. wewe…buon week end anke a te…credo ke prenderò le tue stesse posizioni…a ridosso di una tagliola con esca me gusta..! =D

  10. ciao Pattinando, passata per un saluto che ti accompagni per tutto il w.e.. Smack.

  11. In attesa del miracolo che trasformerà in oro la polvere…becchiamoci il Berlusconi transformer che dopo aver mangiato pane e condoni annuncia una guerra all’ultimo sangue contro gli evasori fiscali! Ma ci è o ci fa???

  12. L’Italia è anche il paese della rapa, vedi alla voce – nano con la parrucca – *____^

    Pensavo le stesse cose che ha dedotto Bestio, leggendo questo post. Povera Africa, ci manca solo che le portino via anche le Banane…

    Stufa

  13. O.T.

    … sì, l’avevo pensato, ma poi mi sono dimenticata di scrivertelo;-)

    Un baciotto grande da me e uno da Balù;-)

    Felice serata**

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