Veicolo elettrico: prevenire e spegnere gli incendi delle batterie agli ioni di litio in modo sicuro

La cronaca riporta che nel mese di settembre due grandi incendi di batterie agli ioni di litio sono divampati in Australia: uno nel parcheggio dell’aeroporto di Sydney e un altro nel sito di stoccaggio delle batterie di Bouldercombe nel Queensland. Il danno quando scoppia un incendio della batteria agli ioni di litio, può essere esteso, questi incendi non solo sono intensi, ma sono anche duraturi e potenzialmente tossici.

Che cosa provoca questi incendi?
La maggior parte dei veicoli elettrici che circolano sulle strade australiane sono dotati di batterie agli ioni di litio, sono le stesse “centrali elettriche” che alimentano i nostri smartphone e laptop, celebrati per la loro capacità di immagazzinare grandi quantità di energia in un piccolo spazio.
Le batterie agli ioni di litio nei veicoli elettrici in realtà sono molto sicure, infatti, dal 2010 al giugno 2023, in Australia sono stati registrati solo quattro incendi di batterie di veicoli elettrici. E un recente studio pubblicato nella rivista MDPI prevede un totale di circa 900 incendi di veicoli elettrici tra il 2023 e il 2050. Si tratta, a tutti gli effetti, di una piccola quantità.
Le batterie dei veicoli elettrici quando si surriscaldano, sono suscettibili alla cosiddetta fuga termica”, questa reazione chimica può essere innescata da guasti nella batteria, che si tratti di un guasto interno (come un cortocircuito interno) o di qualche tipo di danno esterno: in casi estremi, la batteria può prendere fuoco o esplodere.
L’insorgere e l’intensificarsi degli incendi delle batterie agli ioni di litio può essere ricondotto a molteplici cause, tra cui il comportamento dell’utente, ad esempio per una carica impropria, o danni fisici, poi ci sono batterie ancora più grandi, come i Megapack, sono quelle che recentemente hanno preso fuoco a Bouldercombe. I Megapack sono grandi batterie al litio, progettate da Tesla, sono destinate a funzionare come accumulatori di energia e aiutare a “stabilizzare la rete e prevenire le interruzioni”.
Il Megapack che ha preso fuoco è una delle 40 unità Megapack 2.0 agli ioni di litio presenti in loco. L’incendio di un Megapack è sconfortante per ovvie ragioni. I Megapack hanno una capacità di 3 megawattora, pari a 3.000 kilowatt di elettricità generata all’ora, non è sorprendente che l’incendio di Bouldercombe sia rimasto acceso per diversi giorni.

Che cosa fare in caso di incendio?
Il primo istinto se scoppia un incendio in un impianto di stoccaggio di batterie o di veicoli elettrici, potrebbe essere quello di prendere un tubo dell’acqua più vicino, in realtà, l’uso dell’acqua su un incendio di batterie agli ioni di litio potrebbe portare a un maggior disastro.
Le batterie agli ioni di litio, infatti, hanno una caratteristica piuttosto sgradita per le reazioni chimiche quando entrano in contatto con l’acqua: invece di spegnere le fiamme, l’acqua può alimentare l’incendio e provocarne l’intensificazione. Infatti, la reazione dell’acqua con il litio produce idrogeno gassoso infiammabile, aumentando il rischio di incendio in una situazione già pericolosa.
I vigili del fuoco in passato hanno utilizzato l’acqua per gli incendi di batterie al litio (poiché l’acqua aiuta a raffreddare la batteria stessa), ma in alcuni casi hanno avuto bisogno di una quantità di acqua fino a 40 volte superiore a quella necessaria per un normale incendio di un’auto.
Spesso può essere più sicuro lasciare che un incendio di batterie al litio bruci, come raccomanda Tesla nella sua guida all’intervento sulla nuova Tesla Model 3:
«Gli incendi delle batterie possono richiedere fino a 24 ore per essere estinti. Considerate la possibilità di lasciar bruciare la batteria proteggendo le strutture vicino all’incendio».
Ciò spiegherebbe perché Tesla ha consigliato alle autorità di Bouldercombe di non spegnere l’incendio. Il rischio dell’acqua non finisce qui. L’acqua conduce anche l’elettricità, ciò significa che spruzzarla su un incendio di batteria potrebbe causare scosse elettriche o cortocircuiti, soprattutto se la batteria rimane collegata a un dispositivo, come un veicolo elettrico.
Il modo migliore per spegnere questi incendi è prendere un appropriato estintore. Gli esperti consigliano di utilizzare estintori di classe D, progettati per gli incendi di metalli al litio, o estintori chimici a secco, adatti agli incendi elettrici, questi estintori contengono sostanze, come la polvere di cloruro di sodio o l’argon pressurizzato, in grado di combattere le sfide poste dalle batterie agli ioni di litio.
Il cloruro di sodio, comunemente noto come sale da cucina, si scioglie formando una crosta che esclude l’ossigeno dal fuoco. Analogamente, l’argon è un gas inerte e non infiammabile che può contribuire a spegnere gli incendi soffocando l’ossigeno. E tutto questo ci porta alle conseguenze dell’incendio, ovvero un altro pericolo spesso trascurato: i fumi tossici.
Le batterie agli ioni di litio quando prendono fuoco in un’auto o in un sito di stoccaggio, non si limitano a rilasciare fumo, ma emettono un cocktail di gas pericolosi come monossido di carbonio, fluoruro di idrogeno e cloruro di idrogeno, fumi che possono essere pericolosi per la salute, soprattutto se inalati in quantità significative, per questo motivo gli incendi di batterie sono particolarmente preoccupanti in spazi ristretti come i garage, dove i gas nocivi possono accumularsi rapidamente.

Che cosa fare se la nostra auto prende fuoco
Gli incendi di veicoli elettrici anche se sono molto rari, se possediamo un veicolo elettrico (o abbiamo intenzione di farlo in futuro), ci sono alcune misure che possiamo adottare per far pendere la bilancia a nostro favore.
Innanzitutto, dentro e fuori, impariamo a conoscere il nostro veicolo elettrico EV. Familiarizziamo con le sue caratteristiche di sicurezza. Ha un sistema di gestione termica funzionante che aiuta a mantenere la batteria fresca? E dei sensori che potrebbero avvisarci di un problema prima che si trasformi in una crisi?
In secondo luogo, essere previdenti su come ricaricare il nostro veicolo elettrico EV. Evitare di utilizzare i caricabatterie veloci, perché possono causare un riscaldamento più rapido della batteria. La sovraccarica della batteria può anche aumentare il rischio d’incendio, se, nonostante i nostri sforzi, ci troviamo di fronte a una fiammata, la prima cosa da fare è chiamare i servizi di emergenza per ottenere un aiuto professionale.

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About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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