L’Europa si sta riscaldando due volte più velocemente degli altri continenti

Il rapporto sullo stato del clima in Europa 2022 prodotto dall’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) rivela come decenni di riscaldamento  globale stiano causando un grave tributo umano, economico e ambien-tale in Europa.
L’Europa dagli anni ’80 si è riscaldata a un tasso di 0,5 °C per decennio, più del doppio della media globale, rappresentando il riscaldamento più veloce delle regioni valutate dall’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM).
È stato evidenziato che con l’aumento delle temperature in tutto il continente, il riscaldamento della superficie marina nel 2022 ha raggiunto nuovi massimi, lo scioglimento dei ghiacciai è stato senza precedenti e l’Europa ha vissuto la sua estate più calda mai registrata. Regno Unito, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna e Svizzera hanno anche affrontato il loro anno più caldo mai registrato.
L’ondata di caldo più grave si è verificata a metà luglio, con temperature da record in molte località, incluso il Regno Unito, che il 19 luglio ha raggiunto per la prima volta l’incredibile temperatura di 40° C.
Petteri Taalas, segretario generale dell’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM), ha affermato:
«Nel 2022, molti paesi dell’Europa occidentale e sudoccidentale hanno avuto il loro anno più caldo mai registrato. L’estate è stata la più calda mai registrata, le alte temperature hanno esacerbato le gravi e diffuse condizioni di siccità, alimentato violenti incendi che hanno provocato la seconda più grande area bruciata mai registrata e portato a migliaia di morti in eccesso associate al calore».

Statistiche chiave del rapporto 2022
– L’Europa era di circa 2,3 °C al di sopra della media preindustriale (1850-1900).
– L’Europa ha vissuto la sua estate più calda mai registrata.
– In Europa si sono verificati 40 pericoli meteorologici, idrologici e climatici, che hanno provocato 16.365 vittime segnalate e colpito direttamente 156.000 persone.
– Circa il 67% degli eventi è stato correlato a inondazioni e tempeste, con un danno economico di circa 2 miliardi di dollari USA.
– L’energia eolica e solare hanno generato il 22,3% dell’elettricità dell’UE per l’anno, superando per la prima volta il gas fossile (20%) e il carbone (16%).

L’Europa durante il 2022 ha vissuto 40 eventi meteorologici estremi che hanno provocato oltre 16.000 vittime segnalate. La stragrande maggioranza di queste morti era dovuta a ondate di caldo estremo.
Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service, che ha contribuito a produrre il rapporto, ha affermato:
«Sfortunatamente, questo non può essere considerato un evento una tantum o una stranezza del clima. La nostra attuale comprensione del sistema climatico e della sua evoluzione ci informa che questo tipo di eventi fa parte di un modello che renderà gli stress da calore estremi più frequenti e più intensi in tutta Europa».

L’Europa perché si sta riscaldando più velocemente di altri continenti?
Diversi fattori stanno probabilmente contribuendo al rapido riscaldamento dell’Europa, una delle ragioni principali potrebbe essere che un maggior riscaldamento tende a verificarsi a latitudini più elevate. L’Europa comprende parte dell’Artico, che dagli anni ’90 si sta riscaldando a un ritmo ben al di sopra della media globale.
Le calotte glaciali e i ghiacciai della Terra svolgono un ruolo importante nel sistema climatico poiché immagazzinano enormi volumi d’acqua. Il ghiaccio oltre ad influenzare il livello del mare, ha unalbedo più alto, si riferisce alla quantità di luce riflessa da una superficie. La perdita di neve e ghiaccio significa che meno luce solare viene riflessa nello spazio e viene invece assorbita dalle superfici più scure della terra e dell’oceano, ciò porta a un maggior riscaldamento e quindi a una maggiore fusione del ghiaccio.
Le temperature della superficie del mare nell’area dell’Atlantico settentrionale della regione Europa, rilevate nel 2022 dall’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO), sono state più calde mai registrate, ampie porzioni dei mari della regione sono state colpite da gravi ondate di calore marino. I tassi più elevati di riscaldamento della superficie degli oceani hanno raggiunto un valore da tre a quattro volte superiore alla media globale, sono stati avvertiti nell’Artico meridionale, nel Mediterraneo orientale e nei mari Baltico e Nero.
La calotta glaciale della Groenlandia sulla terraferma, ha continuato a perdere massa durante il 2022, i periodi di calore eccezionale di settembre hanno portato alla più grande fusione in superficie in oltre due decenni. La mancanza di neve invernale e le alte temperature estive più a sud, hanno contribuito alla più grande perdita di ghiaccio glaciale mai registrata nelle Alpi europee.

Il futuro basato sulle energie rinnovabili
È stato sottolineato che nonostante le prospettive un po’ fosche, l’aumento degli investimenti nelle energie rinnovabili offre un lato positivo per il futuro. L’Unione Europea nel 2022 secondo il rapporto, ha prodotto più elettricità da energia eolica e solare che da qualsiasi altra fonte di energia, superando per la prima volta i combustibili fossili, ma con il settore energetico responsabile di oltre tre quarti delle emissioni di gas serra dell’Unione Europea e con le temperature globali destinate a superare per la prima volta 1,5⁰ C nei prossimi cinque anni, la strada da percorrere per affrontare il cambiamento climatico è ancora lunga.
L’Unione Europea intende aumentare la diffusione delle energie rinnovabili per ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030, con l’intento di diventare un continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.
Il Parlamento europeo nel marzo 2023, ha inoltre raggiunto un accordo provvisorio per aumentare l’obiettivo vincolante per le energie rinnovabili dal 32% ad almeno il 42,5% entro la fine del decennio, questo nuovo obiettivo rappresenterà quasi un raddoppio rispetto ai livelli del 2019.
Petteri Taalas in conclusione ha affermato:
«Aumentare l’uso delle energie rinnovabili e delle fonti energetiche a basso contenuto di carbonio è fondamentale per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. I servizi climatici svolgono un ruolo fondamentale nel garantire la resilienza dei sistemi energetici agli shock legati al clima, nella pianificazione delle operazioni e nell’informare le misure per aumentare l’efficienza energetica».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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