Penguin, l’arma di Google per filtrare lo spam dai suoi risultati di ricerca

Le modifiche, definite anche come SEO, che possono essere fatte sul nostro sito/blog per l’ottimizzazione per i motori di ricerca, anche con appropriate parole chiave, possono migliorare l’indicizzazione.
La creazione di contenuti di qualità rende il sito/blog un luogo attraente per i motori di ricerca, i lettori,  i nuovi visitatori. Purtroppo, c’è anche il rovescio della medaglia, quella dei siti che utilizzano tecniche particolari per raggiungere le posizioni migliori con i motori di ricerca.
E’ scontato che tutto ciò che eccede, danneggia! Google, per esempio, ha capito che c’è un eccessivo utilizzo di parole chiave o scambio di link, così dopo il lancio di Panda, l’algoritmo che si occupa di selezionare i contenuti degli articoli e di scartare quelli con poco testo in favore dei più elaborati, ha messo in campo anche Penguin, il nuovo algoritmo che  si occupa delle parole chiave usate, utile mezzo per indicizzare i nostri articoli sui motori di ricerca. In entrambi i casi lo scopo è uno solo: eliminare lo spam e le copie di altri articoli per diminuire il più possibile il carico di informazioni “fantasma” (cioè senza contenuto originale).
A tutto questo possiamo aggiungere che Penguin, è molto sensibile al layout di pagina, significa che se la metà superiore della pagina contiene un sovraccarico di annunci che rendono difficile leggere l’articolo, il contenuto sarà penalizzato. E’ opportuno riorganizzare il sito/blog  che in homepage ha articoli con troppi annunci  e poco contenuti. Le modifiche apportate saranno automaticamente rilevate alla successiva scansione di Google, anche se la durata del processo per la nuova indicizzazione del contenuto del sito, può dipendere dal numero delle pagine efficaci viste da GoogleBot (il robot che utilizza il motore di ricerca Google per analizzare tutti i siti presenti in internet).
Il lancio dell’algoritmo Penguin da parte di Google è finalizzato a combattere le pratiche di webspam dei siti, quelli che non soddisfano le norme sulla qualità di Google Webmaster.
Google elenca esattamente quali sono le linee guida sulla qualità. In altre parole, dice cosa non fare:
1. Evitare il testo nascosto o link nascosti.
2. Non usare il cloaking o comandi di reindirizzamento.
3. Non inviare a Google query automatizzate.
4. Non caricare pagine con parole chiave non pertinenti.
5. Non creare più pagine, sottodomini o domini dai contenuti sostanzialmente duplicati.
6. Non creare pagine con comportamenti malevoli, come il phishing o installare virus, trojan o altro badware.
7. Evitare “pagine doorway” create appositamente per i motori di ricerca, o altri approcci “preconfezionati” come i programmi di affiliazione con poco o nessun contenuto originale.
8. Se il sito partecipa a un programma di affiliazione, assicurarsi di aggiungere valore con il proprio sito. Pubblicare contenuti unici e rilevanti, fornisce agli utenti un buon motivo per visitare o tornare a visitare il proprio sito.

Attenzione per chi ha un blog con WordPress, rischia di essere penalizzato per alcuni plugin, widget e temi che possono violare le linee guida di Google Penguin.
Il sito workinghomeguide ha pubblicato una lista di plugin che sono stati trovati con collegamenti nascosti:

 – YD Recent Posts Widget
 – Easy Mashable Social Bar
 – Custom Contact Forms
 – vSlider
 – Easy Popular Posts
 – Highslide 4 WordPress reloaded
 – Share Buttons by Lockerz / AddToAny
 – All in One Webmaster
 – Tweet-Retweet-Post 2.0
 – Visitor Like/Dislike Post Rating
 – Last Year Widget
 – KnxDT Bookmarks
 – AnupRaj Tell Friends
 – Post videos and photo galleries
 – Collapsing Categories
 – RAX – Google Language Translator
 – RAX – Twitter Share Tweet Button And Counter
 – IGIT Follow Me After Post Button
 – RO Social Bookmarks
 – Kontera (molto vecchio, sembra essere già stato fixato).

Nota positiva, molti di questi plugin, non influiranno sull’indicizzazione perché sono stati rimossi dalla cartella dei plugin di WordPress.

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About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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