Spray fluorescente biocompatibile può rilevare le impronte digitali in soli dieci secondi

Gli scienziati hanno sviluppato uno spray fluorescente non tossico e solubile in acqua che rende visibili le impronte digitali in pochi secondi, rendendo le indagini forensi più sicure, facili e veloci. Lo studio è stato pubblicato nella rivista Journal of the American Chemical Society.
Le impronte digitali latenti (LFP) sono impronte invisibili formate dal sudore o dall’olio lasciate su un oggetto dopo che è stato toccato.
I metodi forensi tradizionali per il rilevamento delle impronte digitali, utilizzano polveri tossiche che possono danneggiare le prove del DNA o solventi petrolchimici dannosi per l’ambiente.
Il nuovo spray colorante, sviluppato dagli scienziati della Shanghai Normal University (Cina) e dellUniversità di Bath (Regno Unito), è solubile in acqua, presenta una bassa tossicità, consente la rapida visualizzazione delle impronte digitali sulla scena del crimine.
Hanno creato due diversi coloranti chiamati LFP-Yellow e LFP-Red, si legano selettivamente con le molecole a carica negativa presenti nelle impronte digitali, bloccando le molecole di colorante in posizione ed emettendo un bagliore fluorescente che può essere visto sotto la luce blu.
I coloranti si basano su una proteina fluorescente presente nelle meduse, chiamata Green Fluorescent Protein (GFP), ampiamente utilizzata dai ricercatori per visualizzare i processi biologici. Ciò significa che i coloranti sono biologicamente compatibili e non interferiscono con la successiva analisi del DNA delle impronte digitali.
Lo spray evita schizzi che potrebbero danneggiare le impronte, è meno fastidioso di una polvere, funziona rapidamente anche su superfici ruvide come il mattone, dove è più difficile catturare le impronte digitali.
Tony James professore del Dipartimento di Chimica dell’Università di Bath (Regno Unito), ha dichiarato:
«Questo sistema è più sicuro, più sostenibile e funziona più rapidamente rispetto alle tecnologie esistenti, può essere utilizzato anche su impronte digitali vecchie di una settimana. La disponibilità di due diversi colori significa che lo spray può essere utilizzato su superfici di colore differente. Speriamo in futuro di poter produrre altri colori».
Luling Wu, anch’egli dell’Università di Bath (Regno Unito), ha dichiarato:
«Le sonde sono debolmente fluorescenti in soluzione acquosa, ma emettono una forte fluorescenza una volta che si legano alle impronte digitali, grazie all’interazione tra le sonde e gli acidi grassi o gli amminoacidi».
Chusen Huang ricercatore principale della Shanghai Normal University in Cina, in conclusione ha dichiarato:
«Speriamo che questa tecnologia possa davvero migliorare il rilevamento delle impronte sulle scene del crimine. Stiamo collaborando con alcune aziende per rendere disponibili alla vendita i nostri coloranti. Ulteriori lavori sono ancora in corso».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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