Medioriente – Pareri discordanti sull'esito del vertice di Roma

Il vertice di Roma sul Medioriente si è concluso e l’opinione pubblica mondiale si divide sull’esito dell’appuntamento. Se il Governo francese è deluso – perché avrebbe voluto un documento finale nel quale fosse richiesto un urgente cessate il fuoco – gli Stati Uniti d’America sono soddisfatti. Per la Casa Bianca, infatti, la conferenza ha gettato "le condizioni per la pace". Il premier italiano Romano Prodi ha chiarito che il cessate il fuoco è adesso "molto più vicino", ma Israele ha fatto sapere che il vertice di Roma autorizza l’esercito ebraico a continuare la sua guerra in Libano contro le milizie degli Hezbollah.  
Il Governo di Gerusalemme, ma anche il regime siriano, si sono poi lamentati per non essere stati invitati ed hanno quindi puntato il dito contro gli organizzatori dell’evento, vale a dire il Governo italiano. Nonostante questo, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha parlato di "risultato positivo della Conferenza Internazionale sul Libano" ed ha espresso la sua "soddisfazione per il ruolo svolto dall’Italia".
Critici quasi tutti i giornali del mondo, che hanno definito la conferenza un grande flop. La stampa internazionale parla del vertice di Roma come di una grossa delusione, perché non ha determinato il cessate il fuoco.
C’è stato poi spazio anche per una polemica di carattere interno. La Casa delle Libertà ha accusato il Governo dell’Unione di aver approfittato dell’appuntamento per fare propaganda politica.
"Prodi ha battuto ogni record – ha attaccato il parlamentare di Forza Italia Giorgio Lainati – è andato su tutti i tg e li ha occupati militarmente con interviste nelle quali non ha detto nulla, come sua abitudine".
Fonte: Centomovimenti

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