L’intelligenza artificiale non potrà sostituire la creatività degli stilisti

Calvin Wong innovatore della moda ha detto che l’intelligenza artificiale sta trasformando il mondo della moda, ma la tecnologia in rapida crescita non potrà mai sostituire la “creatività originale” dei designer.
Calvin Wong ha sviluppato Interactive Design Assistant for Fashion (AiDA), il primo sistema di intelligenza artificiale al mondo guidato da designer. Utilizza la tecnologia di riconoscimento delle immagini per accelerare il tempo necessario affinché un progetto passi dal primo abbozzo dell’abito, fino alla sfilata in passerella. Ha affermato:
«I designer hanno le loro stampe sui tessuti, i modelli, le tonalità di colore, gli abbozzi iniziali, caricano le immagini, quindi il nostro sistema di intelligenza artificiale può riconoscere quegli elementi di design e presentare più proposte ai designer per perfezionare e modificare il loro progetto originale. Il punto di forza particolare di AiDA è la sua capacità di presentare tutte le combinazioni possibili che un designer possa prendere in considerazione, ciò è impossibile nell’attuale processo di progettazione».
Calvin Wong lo scorso dicembre in occasione della mostra al M+ Museum di Hong Kong ha presentato le collezioni di 14 designer sviluppate utilizzando il suo sistema, ha sottolineato:
«Si tratta di facilitare l’ispirazione dei designer e non di utilizzare l’intelligenza artificiale per assumere il controllo del lavoro di un designer, per impossessarsi della sua creatività. Dobbiamo fare tesoro della creatività originale del designer».
Calvin Wong dirige il Laboratorio per l’intelligenza artificiale nel design (AidLab), una collaborazione tra il Royal College of Art (RCA) britannico e l’Università Politecnica di Hong Kong, dove è professore di moda.

Trasformativo
Naren Barfield è vicerettore aggiunto del Royal College of Art, ha ricoperto numerose posizioni di leadership nel settore dell’istruzione superiore del Regno Unito, ha contribuito allo sviluppo strategico, al supporto, alla leadership e alla valutazione della ricerca, dello scambio di conoscenze, dell’innovazione e della ricerca post-laurea. Ha insegnato programmi nelle arti e nelle discipline umanistiche, sia a livello nazionale sia internazionale, ha affermato:
«Prevedo che l’impatto dell’intelligenza artificiale sull’industria della moda sarà “trasformativo”. L’impatto sarà enorme, dalla fase di ideazione e concezione fino alla prototipazione, dalla produzione, alla distribuzione e infine al riciclaggio».
La cosiddetta personalizzazione viene già utilizzata per migliorare l’esperienza del cliente con migliori consigli sui prodotti e ricerche più efficaci, aiutando gli acquirenti a trovare ciò che desiderano in modo rapido e semplice, man mano che la tecnologia si evolve, viene sviluppata anche la gamma di strumenti altamente specializzati.
Interactive Design Assistant for Fashion (AiDA) è uno dei progetti AidLab presentati nella capitale britannica in vista della London Fashion Week, iniziata lo scorso venerdì; altri progetti includono quello di Neo Couture produttore leader di abbigliamento impegnato a fornire qualità attraverso l’uso di tecnologie innovative per preservare digitalmente le competenze e le tecniche specializzate utilizzate dai couturier (creatori di alta moda).
Neo Couture considerando che l’industria della moda britannica si trova ad affrontare una carenza di competenze, sta creando un sistema di formazione assistito dall’intelligenza artificiale per aiutare a insegnare le competenze ai creatori di alta moda.
AI Loupe è un altro progetto che mira ad aumentare la sostenibilità per ridurre 92 milioni di tonnellate di indumenti che ogni anno finiscono in discarica. Il potenziale utilizzo del progetto AI Loupe è quello di aiutare i designer a superare i problemi legati all’utilizzo di tutti capi di abbigliamento invenduti che giacciono nel magazzino o nel negozio da molto tempo.
Chipp Jansen ricercatore del progetto ha affermato:
«I designer possono fotografare il tessuto rimanente, quindi utilizzare lo strumento per ottenere i dettagli mancanti per valutarne l’idoneità per i loro progetti. Utilizza la fotocamera come indice, il materiale è il codice QR che porta le informazioni».

Mantieni il controllo
Il futuro dell’intelligenza artificiale nel design della moda, tuttavia, non è chiaro. Hillary Taymour fondatrice del marchio newyorkese Collina Strada, ha ammesso che lei e il suo team hanno utilizzato il generatore di immagini AI Midjourney per creare la collezione che hanno mostrato al New York Fashion Week.
Hillary Taymour sebbene abbia utilizzato solo immagini dei look passati del marchio per contribuire a generare la sua collezione Primavera/Estate 2024, incombenti problemi legali potrebbero tenere lontani dalle passerelle gli abiti generati dall’intelligenza artificiale.
Rebecca Lewin, curatrice del Design Museum di Londra ha affermato:
«In termini di moda progettata dall’intelligenza artificiale, mi aspetterei di sentire dai designer che ci sono questioni relative ai diritti di proprietà intellettuale, perché qualsiasi cosa si ottenga sarà stata ricavata da immagini pubblicate, e per regolamentarla occorrerà molto lavoro».
Naren Barfield ha aggiunto:
«La questione è spinosa, mi aspetto che venga risolta attraverso casi di prova e leggi. Non so quanto velocemente l’intelligenza artificiale cambierà, ma se offre alle aziende un vantaggio competitivo, penso che investiranno e lo adotteranno rapidamente. L’unico ostacolo che attualmente frena le aziende è il “massiccio investimento” nelle infrastrutture necessarie, ma una volta fatto ciò, potranno fare il grande passo e quindi risparmieranno sugli sprechi di materiale e sulla produttività. Per quanto riguarda i timori dei designer che possa diventare un sostituto del processo creativo umano, la chiave è chi controlla il processo decisionale. Utilizzando un “algoritmo genetico” in cui si inizia con un disegno e si utilizza il software per generare quelli successivi, il computer potrebbe produrre 1.000 look diversi, qualcosa che potrebbe richiedere settimane per essere disegnato. D’altra parte, se il progettista mantenesse il controllo, l’intelligenza artificiale potrebbe offrire enormi vantaggi accelerando enormemente il processo senza necessariamente prendere le decisioni per loro».

,
Avatar photo

About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
View all posts by Pino Silvestri →