Sochi Olimpiadi del terrore – La Russia a caccia di quattro “vedove nere” pronte a compiere attacchi terroristici

Fonti russe e americane hanno detto a NBC News che i servizi di sicurezza russi sono alla ricerca di ben quattro “vedove nere” inviate per compiere attacchi terroristici legati alle Olimpiadi invernali, una delle donne potrebbe già essere dentro o vicino alla città olimpica di Sochi.
I manifesti sui ricercati distribuiti a Sochi, dove i giochi inizieranno il 7 febbraio 2014, tra i sospetti terroristi segnalano Ruzana Ibragimova, nota anche come Salima, ventidue anni, vedova di un militante islamico ucciso nel 2013 dalle forze di sicurezza russe.
Il rapporto la descrive con una zoppia alla gamba destra, il braccio sinistro che non si piega al gomito e sulla guancia una cicatrice lunga 10 cm. I funzionari di sicurezza russi sono stati informati all’inizio di questo mese della sua possibile partenza dal Daghestan, la irrequieta repubblica russa nel Caucaso, per essere utilizzata per un attacco all’interno della zona olimpica.
I gruppi militanti nel Caucaso sono noti per usare le terroriste “vedove nere”, così chiamate perché alcune cercano di vendicare la morte dei loro mariti. Gli esperti di sicurezza dicono che sono più difficili da individuare in mezzo alla folla, perché non si adattano allo stereotipo di un militante islamico, possono facilmente cambiare il loro aspetto con vestiti e trucco.
Recentemente è emerso un video in cui due uomini appartenenti a un gruppo militante islamico hanno minacciato di attaccare le Olimpiadi, avvertendo che “una sorpresa” è in serbo per il presidente Vladimir Putin e i turisti presenti ai giochi.
Gli uomini nel video hanno rivendicato la responsabilità dell’uccisione di trentaquattro persone in due attentati suicidi il mese scorso nella città russa di Volgograd (attraversata dalla torcia olimpica lo scorso lunedì). I due terroristi dell’organizzazione islamista Anars Al Sunna nel video della durata di un’ora, rivolgendosi ai funzionari russi hanno detto:
«Quello che abbiamo fatto è solo un piccolo esempio di ciò che faremo. Abbiamo un pacchetto sorpresa per voi e per i turisti che verranno».
Le misure di sicurezza a Sochi con meno di tre settimane prima della cerimonia di apertura, rispetto alla maggior parte degli aeroporti è già stata attivata con rigide misure di controllo. Putin ha promesso di prendere tutte le misure necessarie per proteggere le Olimpiadi.
Il video divulgato dai terroristi ha frustrato i funzionari americani per quello che loro chiamano una mancanza di cooperazione da parte di funzionari di sicurezza russi. Mike Rogers, presidente repubblicano della commissione Servizi Segreti della Camera, durante il programma della CNN “State of the Union”, ha detto:
«I russi nella regione hanno spostato 30.000 truppe armate. E’ la dimostrazione che è grande il loro livello di preoccupazione. Noi non abbiamo ottenuto tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno per proteggere i nostri atleti nei giochi. Tutto ciò deve cambiare al più presto».
Il senatore Angus King, indipendente dal Maine, intervenuto nello stesso programma ha detto: «Non ho intenzione di andare ai Giochi, non credo di portare la mia famiglia».
La Russia ha promesso di proteggere le Olimpiadi di Sochi all’interno di un “anello d’acciaio.” La città è piena di metal detector, cani anti-bomba e rilevatori di esplosivi. I gruppi che minacciano le Olimpiadi hanno detto che non mirano solo alla città, ma anche alle altre zone della Russia.
Michael McCaul, presidente repubblicano della commissione Homeland Security Camera, durante il programma “This Week” di ABC, ha detto:
«Penso che le minacce siano reali, con attacchi più probabili al di fuori del perimetro su obiettivi più facili come i mezzi di trasporto».
Alti funzionari statunitensi a NBC News hanno detto che l’amministrazione Obama nel caso di un attacco terroristico, ha chiesto al Pentagono di elaborare piani per una possibile assistenza militare degli Stati Uniti per gli americani all’interno Sochi. Il Comando Europeo dell’esercito ha lavorato su un piano che potrebbe contare su mezzi militari già in atto come le navi da guerra nel Mar Nero, dove operano abitualmente, mettendo aerei da trasporto in standby nelle basi militari in Europa.
Il piano non è stato ancora presentato al Dipartimento di Stato e del Pentagono, qualsiasi coinvolgimento degli Stati Uniti in un’operazione militare a Sochi richiederebbe una richiesta del Dipartimento di Stato al governo russo, quindi un ordine del presidente Barack Obama. Hanno detto che da parte di Putin  è pari a zero la possibilità di una richiesta d’aiuto militare agli Stati Uniti.
Gli uomini nel video affermano di essere della Repubblica del Daghestan (si trova a 1078 km da Sochi situata nella regione del Caucaso del Nord, dove una rivolta islamica è in corso da oltre un decennio), un attacco alle Olimpiadi di Sochi lo vedono come una possibilità di umiliare Putin. Hanno detto:
«Continueremo a uccidere voi e i vostri soldati, questo è per tutto il sangue musulmano versato in Afghanistan, Somalia, Siria e in tutto il mondo. Questa sarà la nostra vendetta».
Putin ha detto che cercherà di fare in modo di non rendere visibili o troppo invadenti le misure di sicurezza adottate, non metterà pressione su atleti, ospiti e giornalisti».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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