I cerotti adesivi contengono PFAS, le “sostanze chimiche per sempre”

I cerotti adesivi (Band-Aids) come vengono generalmente chiamati dal nome del marchio prodotto da Johnson & Johnson, hanno protetto i nostri tagli, graffi o vesciche da batteri, danni e sporco per più di un secolo, ma un nuovo rapporto commissionato da Mamavation, ha scoperto che potrebbero non essere così sicuri come si pensava un tempo, anzi, potrebbero essere addirittura dannosi per la nostra salute.
Mamavation è una fonte affidabile per la comunità di mamme che cercano raccomandazioni con particolare riguardo ai prodotti non tossici per la casa, il cibo privo di OGM o persistenti tossici pesticidi, e che fanno affidamento a organizzazioni e marchi dedicati a uno stile di vita ecologico.
Mamavation per acquisti sicuri di prodotti non tossici, commissiona studi e ricerche riguardanti gli indicatori delle sostanze chimiche “per sempre”. Recentemente in collaborazione con Environmental Health News, l’associazione per la tutela dei consumatori, ha inviato 40 cerotti adesivi di diverse marche a un laboratorio certificato dalla U.S. Environmental Protection Agency. Il laboratorio ha rilevato che il 65% dei cerotti adesivi conteneva livelli rilevabili di ftalati, meglio noti come PFAS, le “sostanze chimiche per sempre”.
Phil Brown, illustre professore di sociologia e scienze della salute della Northeastern e direttore del Social Science Environmental Health Research Institute dell’università, ha affermato:
«Tali rapporti aumentano la consapevolezza dei consumatori che molti prodotti per l’igiene personale potrebbero contenere queste sostanze chimiche, incentivano i politici a elaborare regolamenti. I cerotti adesivi, proprio come i prodotti mestruali, possono essere utilizzati su aree molto sensibili del corpo dove i PFAS possono essere facilmente assorbiti, di solito su una ferita aperta. È a questo che servono. Potrebbe trattarsi di un’area piccola nel complesso, forse il graffio si chiuderebbe in due o tre giorni, ma alcune persone usano più cerotti adesivi. Anche se si pensa che si tratti di una piccola esposizione, sommando tante piccole esposizioni si ottiene una grande esposizione. Environmental Protection Agency ha stabilito limiti nazionali per sei tipi di PFAS nell’acqua potabile, ma i PFAS sono stati trovati in cosmetici, deodoranti, carta igienica e prodotti mestruali. Le persone ricevono molte differenti esposizioni dai loro prodotti per la cura personale quotidiana».
Le sostanze per- e polifluoroalchiliche, note come PFAS, sono un gruppo di oltre 12.000 sostanze chimiche organiche sintetiche, utilizzate per rendere la plastica più flessibile e più difficile da rompere, nonché rivestimenti e prodotti che resistono al calore, all’olio, alle macchie, al grasso e all’acqua.
Phil Brown in un recente articolo pubblicato nella rivista Environmental Science and Technology, ha evidenziato che queste sostanze chimiche sollevano serie preoccupazioni tra gli scienziati a causa del loro uso persistente, della tossicità, dell’accumulo negli organismi viventi, della mobilità, così come preoccupazioni per gli inquinanti marini PFAS che possono produrre effetti dannosi sullo scambio di gas e sul ciclo del carbonio dell’oceano, con conseguente aumento delle emissioni di gas serra, che alla fine influisce negativamente sul riscaldamento globale e sul cambiamento climatico.
Phil Brown ha affermato:
«I PFAS sono stati collegati a tumori, problemi di riproduzione e sviluppo, malattie del fegato, della tiroide e alterazione della funzione immunitaria. Le persone per decenni, hanno attribuito l’aumento dei tumori, così come del diabete e di molte malattie legate al sistema immunitario a queste sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino. Il nostro rapporto è stato esaminato da esperti di tutto rispetto nel campo della salute ambientale come Linda Birnbaum, emerita scienziata ed ex direttrice del National Institute of Environmental Health Sciences e del National Toxicology Program».
Il rapporto di Mamavation ha evidenziato che in laboratorio anche senza separare il cerotto adesivo dalla benda assorbente al centro, erano presenti sui lembi gli indicatori PFAS, questi, sono stati rinvenuti anche all’interno dei tamponi assorbenti.
Phil Brown in conclusione ha affermato:
«Alcune aziende, come CVS, potrebbero acquistare intere bende o parti di esse da fornitori di terze parti per venderle con il proprio marchio. Possono affermare di non essere a conoscenza dell’uso dei PFAS nel prodotto finale, ma coloro che li producono devono conoscere le sostanze chimiche. Personalmente ritengo che sia responsabilità di ogni azienda sapere cosa c’è nel prodotto. E certamente una volta informati che i cerotti adesivi contengono PFAS, anche se non producono i propri cerotti, dovrebbero rintracciare la catena di approvvigionamento. Attualmente non esistono normative federali che impongano ai produttori di essere trasparenti riguardo ai PFAS nei loro prodotti. I legislatori del Maine hanno approvato due anni fa un disegno di legge, il primo a livello nazionale, per vietare entro il 2030 i PFAS in tutti i prodotti venduti nello Stato; in Massachusetts, il gruppo ambientalista Alliance for Healthy Tomorrow ha sostenuto normative simili. Una volta che le aziende dovranno avvisare i consumatori, saranno molto più all’erta».

cerotti adesivi (Band-Aids) con PFASsostanze chimiche per sempre