Le onde dell’oceano spingono verso terra indistruttibili composti chimici denominati PFAS

PFAS, acronimo di Sostanze Perfluoroalchiliche, sono una famiglia di composti chimici ampiamente utilizzati dall’industria, questi composti sono noti per le loro proprietà idrorepellenti e oleorepellenti. La struttura chimica conferisce loro una particolare stabilità termica e li rende resistenti ai principali processi naturali di degradazione.
I PFAS a causa della loro persistenza nell’ambiente, possono accumularsi nel corpo umano, per questo sono stati associati a problemi di salute. È importante monitorare e limitare l’esposizione a queste sostanze.
Il nuovo studio condotto da ricercatori del Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Stoccolma, pubblicato nella rivista Science Advances, rivela che i PFAS vengono riemessi nell’aria dalle onde oceaniche che si infrangono a livelli paragonabili o superiori a quelli di altre fonti, stabilendo un processo di trasporto ciclico tra terra e mare per questi elementi PFAS indicati come “Chimiche per sempre”.
Ian Cousins, professore presso il Dipartimento di Scienze Ambientali, coautore dello studio, ha affermato:
«La convinzione comune è che le sostanze per- e polifluoroalchiliche, PFAS, drenano dalla terra negli oceani dove rimangono per essere diluite negli oceani profondi nel corso di decenni, ma ora abbiamo dimostrato in numerosi studi che esiste un effetto boomerang e che alcuni dei PFAS tossici vengono riemessi nell’aria, trasportati per lunghe distanze e quindi depositati nuovamente sulla terra».
Esperimenti sul campo attraverso l’oceano Atlantico condotti dai coautori Bo Sha presso il Dipartimento di Scienze Ambientali Università di Stoccolma e Jana Johansson, ex ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Ambientali, attualmente presso l’Università di Linköping, hanno mostrato concentrazioni di PFAS nelle particelle d’aria che superano le concentrazioni nell’acqua di mare per oltre 100.000 volte. La successiva modellizzazione globale ha stimato la riemissione, il trasporto atmosferico e la deposizione di PFAS sulla terraferma.
Bo Sha autore principale dello studio ha affermato:
«Jana Johansson e io abbiamo lavorato intensamente per due mesi su una nave, conducendo molteplici esperimenti sul campo con il nostro simulatore di spruzzo marino personalizzato. Sebbene i nostri risultati abbiano un impatto scientifico, sono sconcertanti e suscitano molto interesse tra gli scienziati, enti regolatori e il pubblico».

I PFAS hanno un impatto sulla salute nelle regioni costiere
I PFAS, caratterizzati dalla loro estrema persistenza che porta alla loro designazione colloquiale come “sostanze chimiche per sempre”, sono associati a una varietà di gravi condizioni di salute, tra cui cancro, problemi di fertilità e funzione compromessa del sistema immunitario.
Matthew Salter, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Ambientali e coautore dello studio, ha affermato:
«Gli scienziati in Danimarca, hanno raccolto prove convincenti che indicano che il mare lungo la costa occidentale funge da fonte primaria di PFAS. Ciò è in linea con le nostre aspettative, poiché il nostro studio prevede che le regioni costiere subiranno l’impatto maggiore».

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