Innovativa terapia per la guarigione delle ferite diabetiche difficili da trattare

I ricercatori hanno svelato una nuova terapia per la guarigione delle ferite diabetiche. La nuova ricerca evidenzia l’uso di miR-4645-5p esosomiale da cellule staminali mesenchimali (BMSC) del midollo osseo ipossico per migliorare significativamente la guarigione delle ferite promuovendo l’autofagia dei cheratinociti.
Le ferite diabetiche, spesso difficili da trattare e soggette a complicazioni, possono avere un grave impatto sulla qualità della vita dei pazienti. I trattamenti tradizionali hanno affrontato problemi come il basso tasso di sopravvivenza delle cellule trapiantate e il potenziale di rigetto immunitario. La nuova ricerca introduce un metodo innovativo che sfrutta le capacità rigenerative delle cellule staminali.
I ricercatori nel nuovo studio pubblicato nella rivista Burns & Trauma, hanno aperto la strada a un nuovo metodo per guarire le ferite diabetiche in modo più rapido ed efficace che mai. La loro ricerca si concentra sull’uso di particelle speciali chiamate esosomi, che derivano da cellule staminali coltivate in condizioni di basso ossigeno, note come condizioni ipossiche, questi esosomi contengono una potente molecola, miR-4645-5p, che accelera significativamente il processo di guarigione.

Meccanismi dettagliati e impatto
Il nuovo studio è incentrato sull’uso di esosomi provenienti da cellule staminali mesenchimali (BMSC) del midollo osseo ipossico come nuovo trattamento per le ferite diabetiche, notoriamente difficili da guarire e soggette a infezioni. La ricerca concentrandosi sul microRNA miR-4645-5p, presente all’interno di questi esosomi, ha scoperto il suo ruolo fondamentale nel migliorare la guarigione delle ferite prendendo di mira la via MAPKAPK2, regolando così la cascata di segnalazione AKT-mTORC1. La cascata di segnalazione si riferisce a una serie di eventi molecolari e reazioni biochimiche che si verificano all’interno delle cellule per coordinare il processo di riparazione del tessuto danneggiato.
È stato evidenziato che questa inibizione aumenta l’autofagia nei cheratinociti, attori chiave nella riparazione delle ferite, promuovendo la salute, la proliferazione e la migrazione delle cellule. Lo studio dimostrando che gli esosomi arricchiti con miR-4645-5p provenienti da cellule staminali mesenchimali (BMSC) ipossiche possono accelerare significativamente la guarigione delle ferite diabetiche, apre la strada a nuove strategie di medicina rigenerativa che manipolano gli ambienti cellulari per migliorare l’autofagia, offrendo una strada promettente per migliori risultati della cura delle ferite nei pazienti diabetici.
Il dottor Yan Shi, ricercatore capo, ha affermato:
«I nostri risultati offrono un nuovo orizzonte nella cura delle ferite diabetiche. Sfruttando la potenza degli esosomi derivati dalle cellule staminali, in particolare in condizioni ipossiche, abbiamo osservato un notevole miglioramento nei processi di guarigione delle ferite, aprendo le porte a trattamenti potenzialmente salvavita».
La ricerca non solo fa luce sui meccanismi alla base della guarigione delle ferite mediata dalle cellule staminali, ma apre anche nuove strade per lo sviluppo di trattamenti per le ferite diabetiche e possibilmente per altre condizioni.
La capacità di sfruttare e modulare le proprietà curative delle cellule staminali attraverso i loro esosomi, potrebbe portare a terapie più efficaci e mirate, riducendo il peso delle ferite diabetiche sui pazienti di tutto il mondo.

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