Buone notizie per neutralizzare Hendra virus considerato una minaccia globale

Gli scienziati hanno annunciato buone notizie sul fronte della preparazione alle pandemie: un cocktail prodotto con quattro anticorpi è efficace nel neutralizzare un virus della famiglia degli Henipavirus, un gruppo di agenti patogeni considerati una minaccia globale per la biosicurezza. Lo studio si è concentrato sulla protezione contro Hendra virus una variante recentemente identificata che, insieme al virus Nipah, nell’emisfero orientale è stato responsabile di focolai di infezione mortali negli animali e nell’uomo. Il film  Contagion del 2011 descrive un focolaio virale immaginario riconducibile a un maiale infetto che è modellato proprio sul virus Nipah.
La variante Hendra virus, identificata in due cavalli malati con esito fatale e in pipistrelli malati in Australia, presenta drammatici cambiamenti genetici rispetto al virus originale, ciò ha creato urgenza tra gli scienziati per capire come le contromisure esistenti fossero state in grado di contrastare l’agente patogeno modificato.
I ricercatori hanno determinato e esaminato in studi cellulari che diversi anticorpi monoclonali sviluppati in precedenza e progettati per neutralizzare il virus originale sono efficaci anche contro la variante. Il team di ricercatori ha anche progettato un ulteriore anticorpo che potrebbe unirsi ad altri tre in un potente cocktail che lascerebbe al virus una capacità minima di mutare ulteriormente per sfuggire al riconoscimento degli anticorpi.
Kai Xu, professore assistente di bioscienze veterinarie presso l’Ohio State University, coautore dello studio pubblicato nella rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), ha detto:
«Il virus se si hanno solo uno o due anticorpi, può facilmente sviluppare un meccanismo per sfuggire al riconoscimento degli anticorpi; se si dispone di un maggior numero di anticorpi in un cocktail sviluppato come terapia, le possibilità di fuga di un mutante diminuiscono di molti ordini di grandezza».
Entrambi i virus Hendra e Nipah possono causare malattie mortali nell’uomo, nei cavalli, nei maiali e in altri mammiferi e si trasmettono tra uomini e animali. La volpe volante, una specie di pipistrello, è considerata l’ospite naturale dei virus, questi agenti patogeni molto simili, scoperti negli anni ’90 rispettivamente in Australia e in Malesia, causano gravi sintomi respiratori e infiammazioni cerebrali che portano alla morte fino al 95% delle persone infettate.
Kai Xu ha detto:
«Inizialmente si pensava che questi virus non potessero mutare più di tanto, il loro genoma è in gran parte stabile, quindi sembrava che una contromisura come un anticorpo, un farmaco o un vaccino potesse prevenirli completamente. Ma non è così, proprio come per il virus SARS-CoV-2, un vaccino da solo non può vincere la guerra. Il virus si evolve costantemente per adattarsi a un nuovo ospite».
I ricercatori in una serie di esperimenti condotti in un sistema virale privo del gene patogeno, hanno innanzitutto scoperto che la variante, nota come HeV-g2, si attacca allo stesso recettore del virus HeV originale per entrare nelle cellule ospiti, e con la stessa forza. La variante, come l’originale, per entrare utilizza due proteine.
È emerso che un totale di sei anticorpi monoclonali – tre per ciascuna proteina d’ingresso – precedentemente sviluppati per attaccarsi a “impronte” corrispondenti sulle proteine di superficie dei virus Hendra e Nipah, sono stati in grado di neutralizzare la variante HeV-g2 quasi allo stesso modo in cui bloccavano i virus originali. In studi precedenti, il trattamento post-infezione con questi anticorpi ha protetto numerose specie animali da dosi letali di virus Hendra e Nipah.
I ricercatori per garantire più protezione, hanno sviluppato un ulteriore anticorpo da combinare con altri tre, neutralizzano una delle due proteine virali che accedono alle cellule ospiti.
Kai Xu ha detto:
«Dopo precisi studi di modellazione atomica e di legame sappiamo che questi quattro anticorpi, il nuovo più i tre sviluppati in precedenza, sono compatibili tra loro e possono legarsi contemporaneamente. Non si vuole che entrino in competizione o interferiscano l’uno con l’altro, si vuole che questo tipo di combinazione sia un cocktail per lo sviluppo terapeutico».
Il trattamento con anticorpi monoclonali che ne deriverebbe verrebbe utilizzato dopo l’esposizione al virus. I ricercatori in due macachi rhesus hanno anche testato l’efficacia di un candidato vaccino contro il virus Hendra, hanno scoperto che, nel sangue prelevato 28 giorni dopo l’ultima delle tre iniezioni, il vaccino ha generato negli animali una risposta anticorpale neutralizzante contro la variante HeV-g2.
Kai Xu ha aggiunto:
«Questi risultati sono la prova di principio che gli anticorpi sono efficaci contro la nuova variante e che possiamo combinare più anticorpi per lo sviluppo di farmaci multivalenti, e soprattutto abbiamo scoperto che, nonostante la mutazione sia significativa, le contromisure esistenti sono ancora efficaci».

Virus Hendra e Nipah variante HeV-g2