Mi chiamo John Baird…

Mi chiamo John Baird, anche io come Lucia Annunziata e Adriano Celentano, ho rifiutato di partecipare allo spettacolo per il 50° anniversario della nasciata della televisione italiana. Se in questi giorni vi hanno martellato con questa celebrazione, ricordatevi che sono stato io e non Pippo Baudo a inventare la televisione.
E’ accaduto all’incirca 75 anni fa, precisamente il 10 febbraio 1928. Avevo fatto vari esperimenti in patria coprendo con il mio segnale distanze brevissime: da Londra a Glasgow. Poi con un colpo di fortuna, nella notte del 9 febbraio di 75 anni fa, sono riuscito a mandare il segnale al di là dall’oceano, raggiungendo un villaggio presso New York. Accanto a me assistevano all’esperimento un gruppo di giornalisti strabiliati. Videro «le fattezze di varie persone» che sorridevano, facevano cenni di saluto, muovevano le labbra a 5000 chilometri di distanza. Ricordo che raffredai subito il loro entusiasmo dicendo che quelle "sagome" erano i soliti volti noti che imperversano da allora: da Pippo Baudo a Mike Buongiorno, da Emilio Fede a Giletti, Bruno Vespa con Maurizio Costanzo e Biscardi.
Ho rifiutato l’invito di Pippo Baudo perché inventando la televisione, ho delle colpe da farmi perdonare. Purtroppo il "volto" nuovo che è apparso sul monoscopio qui a lato, non è quello che volevo farvi vedere, per celebrare il 50° anniversario della nascita della televisione italiana. All’epoca, non immaginavo che la mia invenzione avrebbe generato un mostro simile e causato tanti danni agli Italiani. Buona televisione a tutti.