Il coronavirus Covid-19 causa “iperattività” nelle cellule della coagulazione del sangue

Scienziati dell’Università dello Utah con sede a Salt Lake City negli Stati Uniti, hanno detto che i cambiamenti nelle piastrine del sangue innescati dal coronavirus Covid-19 potrebbero contribuire all’insorgenza di infarti, ictus e altre gravi complicazioni in alcuni pazienti che hanno la malattia. Hanno scoperto che le proteine infiammatorie prodotte durante l’infezione alterano significativamente la funzione delle piastrine, rendendole “iperattive” e più inclini a formare coaguli di sangue pericolosi e potenzialmente mortali, sottolineando che una migliore comprensione delle cause alla base di questi cambiamenti potrebbe portare a trattamenti specifici per impedire che possano formarsi nei pazienti coronavirus Covid-19. Il loro studio è stato pubblicato nella rivista Blood dell’American Society of Hematology.
Robert A. Campbell del dipartimento di medicina interna, autore principale dello studio, ha detto:
«La nostra scoperta aggiunge un tassello importante al puzzle che chiamiamo coronavirus Covid-19. Abbiamo scoperto che l’infiammazione e i cambiamenti sistemici, dovuti all’infezione, stanno influenzando il funzionamento delle piastrine, portandole ad aggregarsi più velocemente, il che potrebbe spiegare perché stiamo vedendo un aumento del numero di coaguli di sangue nei pazienti coronavirus Covid-19».
Le indagini emergenti suggeriscono che il coronavirus Covid-19 è associato a un aumento del rischio di coagulazione del sangue, può portare a problemi cardiovascolari e a insufficienza degli organi in alcuni pazienti, in particolare tra quelli con problemi medici come il diabete, l’obesità o l’ipertensione arteriosa.
I ricercatori hanno studiato 41 pazienti coronavirus Covid-19 ricoverati presso l’ospedale dell’Università dello Utah a Salt Lake City: 17 di questi erano in terapia intensiva; 9 erano in terapia intensiva con il ventilatore. Hanno confrontato il sangue di questi pazienti con campioni prelevati da individui sani che sono stati confrontati per età e sesso.
I ricercatori utilizzando l’analisi di espressione genica differenziale, hanno scoperto che la SARS-CoV-2, il virus che causa il coronavirus Covid-19, sembra scatenare cambiamenti genetici nelle piastrine; in laboratorio, hanno studiato l’aggregazione delle piastrine, un importante componente della formazione di coaguli di sangue, hanno osservato che le piastrine coronavirus Covid-19 si aggregano più facilmente. Hanno anche notato che questi cambiamenti hanno alterato in modo significativo il meccanismo di interazione delle piastrine con il sistema immunitario, contribuendo probabilmente all’infiammazione delle vie respiratorie che può, a sua volta, portare a lesioni polmonari più gravi.
Robert A. Campbell e i suoi colleghi sorprendentemente non hanno rilevato tracce del virus nella stragrande maggioranza delle piastrine, suggerendo che potrebbe promuovere indirettamente i cambiamenti genetici all’interno di queste cellule.
Bhanu Kanth Manne, uno degli autori principali dello studio, ricercatore associato al programma di medicina molecolare dell’Università dello Utah, ha detto:
«Un possibile meccanismo è l’infiammazione, in teoria, causata dal coronavirus Covid-19 potrebbe colpire i megacariociti, le cellule che producono piastrine, di conseguenza, le alterazioni genetiche critiche vengono trasmesse dai megacariociti alle piastrine, che a loro volta le rendono iperattive».
I ricercatori negli studi in provetta, hanno scoperto che il pre-trattamento con aspirina delle piastrine dei pazienti affetti da coronavirus Covid-19, ha impedito questa iperattività. I risultati suggeriscono che l’aspirina può migliorare i risultati, tuttavia, questo richiederà ulteriori verifiche in studi clinici. Robert A. Campbell al momento mette in guardia contro l’uso di aspirina per il trattamento del coronavirus Covid-19, a meno che non sia raccomandato dal medico.
I ricercatori nel frattempo hanno iniziato a cercare altri possibili trattamenti. Robert A. Campbell in conclusione ha detto:
«Ci sono processi genetici a cui possiamo mirare per evitare che le piastrine vengano modificate, se riusciamo a capire come il coronaviris Covid-19 stia interagendo con i megacariociti o le piastrine, allora potremmo essere in grado di bloccare questa interazione e ridurre il rischio che qualcuno sviluppi un coagulo di sangue».

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