Da una settimana per protesta, ho chiuso il mio laboratorio di sartoria. Sono l’unica dei 190 abitanti di San Benedetto Belbo, che ha rifiutato di servirsi delle più aggiornate tecnologie multimediali il Wi-Fi, senza nessun costo, che il nostro sindaco ha messo a disposizione di tutti i cittadini di questo piccolo paese, vicino Cuneo. Mi avevano spiegato che anche io dal mio laboratorio di satoria, potevo utilizzare internet 24 ore al giorno e fare tutto quello che volevo: chattare, aprirmi un Blog, pagare l’assicurazione, fare operazioni bancarie e tantissime altre cose che fino ad ieri neanche immaginavo. Per dimostrare la potenzialità di questo ritrovato tecnologico, che hanno portato al mio paese, mi hanno detto che potevo tranquillamente interpellare telematicamente, tutti i giorni, il medico del paese. “Vedi, prima il medico lo potevi consultare solo una volta al mese, adesso usando la nuova tecnologia, lo puoi consultare tutti i giorni”.
Quando ho capito che tutto questo era possibile farlo senza usare nessun filo, e in qualche modo poteva nuocere alla mia attività di sartina, mi sono sentita presa per i fondelli e senza pensarci su due volte, ho abbassato la saracinesca e penso che chiuderò definitivamente il mio laboratorio di sartoria, perché sono contraria alla tecnologia senza fili!