L’orgoglio di essere italiani e le offese ricevute da due ingegneri svizzeri, sono stati gli elementi scatenanti che hanno causato il terrificante blackout di qualche giorno fa.
Da qualche anno, tra le due postazioni di monitoraggio e controllo delle grandi centrali elettriche, al confine tra i due paesi, è sorta una rivalità professionale, arricchita da “invenzioni hobbistiche”. Purtroppo, l’ultima “invenzione” degli ingegneri italiani, conseguente a provocazioni spicciole da parte degli ingegneri svizzeri, non è piaciuta a quelli del Canton Ticino. Mehdi Derouazi e Frank Martin, rispettivamente ingegnere capo centrale e ingegnere aiuto capo centrale, non nuovi a “provocazioni”, la notte tra sabato 27 e domenica 28 settembre hanno iniziato il loro turno alla centrale elettrica di Martigny, che controlla via internet i vari snodi elettrici che convogliano l’elettricità dal territorio svizzero a quello italiano. Da “routine”, hanno dialogato via computer con i colleghi italiani e dopo varie verifiche sul perfetto funzionamento del flusso elettrico, hanno iniziato a scambiare qualche battuta con il personale di turno della centrale elettrica italiana. Frank Martin, ha subito affondato i colpi, dicendo che prima di arrivare in centrale, era stato in un ristorante italiano e come il solito, mentre mangiava una fumante porzione di spaghetti, si era imbrattato la giacca con il sugo. Possibile, che nel 2003 ancora non siete riusciti ad “inventare” qualche cosa di più pratico per arrotolare questi vostri maledetti spaghetti? Vi siete fermati alla forchetta perché la vostra fantasia è proprio limitata! Derouazi, l’altro ingegnere svizzero, ha rincarato la dose aggiungendo che auspicava un intervento da parte dell’UE per autorizzare gli svizzeri a non usare la famigerata forchetta, inventata dagli italiani solo per mettere in crisi gli svizzeri e divertirsi alle loro spalle quando, maldestramente, s’imbrattono i vestiti, facendosi schizzare il sugo addosso.
Non era la prima volta che i due ingegneri svizzeri argomentavano sulla forchetta, gli spaghetti e il sugo che imbrattava, senza far mai mancare offese a corredo. Per questo motivo, gli ingegneri italiani, nei ritagli di tempo, avevano cercato di dare una risposta “tangibile” ai colleghi svizzeri, “inventando” qualche cosa da inviargli, alla prima occasione. Così, la notte tra il sabato e la domenica, all’ennesima provocazione, gli ingegneri italiani, hanno fatto pervenire agli ingegneri svizzeri questa “invenzione” che non è stata gradita. Mortificati e “presi per il culo”, si sono vendicati da svizzeri: alle 03.27 precise, hanno abbassato l’interruttore dicendo “Buona notte Italia”.