Oggi 13 giugno 1934, non sapendo come passare il tempo, tra il caldo, il sonno arretrato, la sete …. La sete? adesso ricordo, proprio perchè avevo sete, ho sbriciolato e polverizzato una radice di mandragora e sciolta in un bicchiere di aranciata fresca, l’ho bevuta in un sorso solo. Sarà stata l’aranciata fredda, oppure la radice di mandragola polverizzata, fatto stà, ho iniziato a scarabocchiare su un foglio di carta e dopo alcuni minuti si è materializzato un tizio che aveva una mantellina, un cilindro in testa e un bastone. Con un fisico atletico, baffetti curati, capelli impomatati, questo tizio, ha iniziato ha fissarmi gli occhi, io guardandolo ho pensato: vuoi vedere che questo mi vuole ipnotizzare? Ma no, se le mie palpebre si stanno chiudendo pesantemente, la colpa è per il sonno arretrato di questa notte. Invece, stava facendo effetto proprio il potere ipnotizzante del tizio. Ho iniziato a socchiudere gli occhi e come in un sogno, accanto a questo tizio, sono comparsi un omone altro e grosso e una bella ragazza. L’omone alto è grosso somigliava a un Lottatore, la ragazza ad una principessa. Mi sono schiaffeggiato la faccia per rendermi conto se dormivo oppure ero sveglio e proprio in quel frangente, guardando l’illusionista, pensando alla radice di mandragola, ho urlato forte: Mandrakeeeeee. Lui, schioccando le dita, prontamente mi ha chiesto: “Come fai a conoscere il mio nome”? e come hai fatto a disegnarmi così bene con quella tua matita quasi spuntata? Poi indicandomi l’omone al suo fianco mi ha detto: ti prego, puoi chiamarlo Lothar? e lei che è una principessa dei Balcani, la puoi chiamare Narda? Mi ha salutato e con i suoi due amici al fianco, sono andati via dirigendosi ad una edicola quì di fronte, dove ho visto che sono entrati e spariti. Subito dopo, ho visto un nugolo di bambini davanti a quella edicola, erano felici e dopo aver teso le loro braccia, andavano via con un fumetto in mano.


postato da Lee Falk, il papà di Mandrake.