Il picco dell’attività del Sole anticipato di due anni, potrebbe friggere i satelliti e causare blackout radio

Il Sole sta entrando in una fase di maggiore attività, come previsto dal suo ciclo naturale, questo ciclo dura circa 11 anni e comporta variazioni nel numero e nell’intensità delle macchie solari. Tuttavia, gli esperti sono sorpresi dalla rapidità con cui il Sole in modo inaspettato sta raggiungendo il suo picco di attività, chiamato Massimo solare, gli esperti in precedenza avevano previsto che si sarebbe verificato nel 2025.
Alex James, fisico solare dell’Università del College di Londra, in un’intervista a Words Side Kick, ha affermato: «Il Sole sta per raggiungere il picco in anticipo e sarà più forte del previsto».

Ecco perché il massimo solare è una minaccia per la Terra
Il Massimo solare è un momento in cui il campo magnetico del Sole è estremamente debole, questa non è una buona notizia per la Terra. Il campo magnetico solare normalmente funge da scudo, limitando la radiazione solare e riducendo il rischio di eventi potenzialmente dannosi come i brillamenti solari e le espulsioni di massa coronale (CME).
Le tempeste solari sono fenomeni che si verificano quando il Sole emette particelle ad alta energia nello spazio, alcuni tipi di tempeste solari sono i brillamenti solari e le espulsioni di massa coronale (CME), queste tempeste possono avere effetti negativi sulla Terra, come interferenze nelle comunicazioni, danni ai satelliti e alle reti elettriche, e aumento delle aurore boreali.
L’effetto negativo è già accaduto quest’anno, un potente brillamento solare ha causato diffusi blackout radio che hanno interrotto i segnali radio ad alta frequenza in Nord America, America Centrale e Sud America.
Le tempeste solari sono fenomeni naturali che possono avere gravi conseguenze per le infrastrutture umane, un esempio storico è quello del 1989, quando una forte tempesta solare ha causato il collasso della rete elettrica del Quebec, lasciando milioni di persone al buio per ore; altri effetti delle tempeste solari includono l’attivazione accidentale di mine marine e il danneggiamento dei satelliti Starlink, che forniscono servizi di comunicazione e internet.

Esperti pensano che il massimo solare arriverà presto
Il campo magnetico del Sole quando è debole, la sua superficie diventa molto più interessante da osservare, ad esempio, la superficie solare sviluppa temporanee macchie nere chiamate macchie solari, sono regioni in cui il campo magnetico è particolarmente forte in un’area, ciò soffoca il flusso di gas fresco caldo dall’interno del Sole alla superficie, raffreddando quella regione e facendola apparire nera.
Il potente magnetismo dietro le macchie solari nel frattempo può provocare eruzioni, quindi, man mano che il Sole diventa più attivo e i suoi campi magnetici pulsano e si aggrovigliano in modo più selvaggio, gli scienziati si aspettano più macchie solari e più eruzioni solari e espulsioni di massa coronale (CME) che possono eruttare da esse. Monitorando il numero e la frequenza delle macchie solari, gli scienziati possono seguire il ciclo solare e il suo progresso verso la massima attività.
Il team nazionale di scienziati nel 2020 ha emesso una previsione secondo cui l’attuale ciclo del sole avrebbe raggiunto il suo massimo nel 2025 con un picco di circa 115 macchie solari. Le macchie solari da allora, hanno superato quelle previsioni: il database della National Oceanic and Atmospheric riporta che il mese di gennaio ha visto oltre 140 macchie solari, quando non ne erano previste più di 92; il mese di maggio ha portato di nuovo quasi 140 macchie solari.
I ricercatori hanno detto che anche i brillamenti solari sono diventati più frequenti e più potenti di anno in anno: un inaspettato “invisibile” evento di brillamenti solari e espulsioni di massa coronale (CME) si è riversato sulla Terra lo scorso 24 marzo 2023, ha creato una tempesta geomagnetica storicamente potente, spingendo l’aurora boreale fino all’Arizona. Il fenomeno può essere contemplato come “Evento Carrington”, secondo la NASA, è stata la più grande tempesta geomagnetica mai registrata in 160 anni. Gli scienziati hanno avvertito che una tempesta della stessa entità può accadere di nuovo, potrebbe causare ingenti  danni.
È stato sottolineato che anche una serie di altri insoliti fenomeni solari indicano un precoce Massimo solare: un vortice sul polo nord del Sole, una “cascata” di plasma, una sporgenza attorcigliata simile a un tornado e giganteschi “buchi” che si formano nell’atmosfera esterna del Sole.

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