Ho un amica indiana che vive a Benares, una delle città più sacre dell’India. Presente alla cerimonia del bagno della purificazione dell’altro ieri, che ogni anno si svolge in prossimità delle acque purificatrici, mi ha raccontato tutto quello che è accaduto. Già alle prime luci dell’alba, bambini, donne e uomini, con vestiti da lavare e fiori da offrire, si sono lasciati coprire dalle acque e mentre l’acqua copriva i loro corpi, pregavano in silenzio, in una atmosfera di serenità interiore che illuminava di felicità esteriore i volti di tutti i fedeli. Mi ha detto che quest’anno la cerimonia millenaria era molto attesa perchè il il Sadhu (santone dei santoni) Albertini, in persona, avrebbe partecipato alla cerimonia e proprio per la presenza eccezionale del Sadhu, erano stati invitati politici, religiosi e giornalisti occidentali. I bramini erano già pronti, seduti sui tappetini con il necessario per celebrare la cerimonia, avevano fiori, riso, lumini e una polvere rossa con cui tracciare un segno di benedizione sulla fronte dei fedeli. La mia amica indiana, continuando nel suo racconto, mi ha detto che il Sadhu, accompagnato da tutto il suo cerimoniale, è arrivato in perfetto orario, e fatto mai accaduto, indossava uno slip rosso e non la tradizionale tunica arancione. Mi ha spiegato che si era presentato in questo modo perchè dopo il bagno nell’acqua purificatrice, avrebbe utilizzato delle scalette, costruite appositamente, e non i gradini che da millenni hanno permesso l’entrata e l’uscita dalle acque a tutti i fedeli della dea Scarioni e indossando il costumino rosso, sarebbe stato più agevole farlo. Sarà stata una maledizione della dea Scarioni che non ha visto di buon occhio l’uso delle scalette occidentali, fatto stà, dopo alcune ore, tutte le scalette di risalita, posizionate lungo i bordi della sacra piscina comunale, sono crollate con disappunto del Sadhu Albertini che per chiedere perdono agli dei, ha promesso che farà togliere tutte le scalette dalle piscine di Milano, sostituendole con i più sacri gradini.